Job Pap! Non è il blog della Camusso ma tenete alla larga mio padre dalla mia agenda!

Che ve lo dico a fare… mi assento… voi vi chiedete che fine faccio… io torno… vi dico “Poi vi racconterò”… e poiiii perdo di nuovo la password!

Però è vero che ormai il naufragar non mi è più dolce. Un anno dopo la “non-vittoria” di Bersani (che comunque era meglio di una sconfitta) ci ritroviamo al governo proprio il Bavoso Usurpatore… in grado di far patti con il pregiudicato B e la sua NON futura consorte Paschi e persino con Dudù! Il maestro della pugnalata alle spalle in grado di farti rimpiangere un Letta che grazie allo zio per me non doveva nemmeno conoscere il numero civico del Pd… e invece c’è di peggio. MatteoBall in grado di spararla tanto grossa che il primo taglio della spending review sarà quello sui fuochi d’artificio per Capodanno. In grado di dire “O si vince o si va  a casa” (alle primarie) e poi restare… non andare a casa … e giubottino di Fonzie alla mano presentarsi come un conquistatore.

Ah la memoria corta degli italiani è fantastica… e così mentre lui parla di rottamazione e poi non rottama… di scuola (beh ci credo la moglie è insegnante) etc etc noi ci troviamo a far semre le stesse cose… ossia la fame…

Parla di Job Act ma rifugge i sindacati come fossero la peste… ok… io stessa non ho avuto un ottimo rapporto con diversi sindacalisti (quasi sempre con quelli di destra) ma rifiutare il dialogo con le parti sociali mi sa tanto di dittatore…

… finiremo in miniera… e Karma Burning novello Rosso Malpelo chiederà altra pappa… (no quello era Oliver Twist… scusate mi si confondono le citazioni) Tasti si ergerà a novella eroina dei diritti della donna… Pensieri & Perline  smercerà perline di contrabbando…Aquilotto probabilmente farà il bucaniere…  e io… io niente…. io lotterò ogni giorno come mi accade da un po’ di tempo a questa parte con mio padre… e la sua convinzione di gestire un’unica grande agenda che va bene per amici, familiari e parenti…

… che si va ad aggiungere alle mie litigate con Jerry, alle grane lavorative e a una rabbia per l’impotenza in cui noi elettori ci troviamo! (Poi vi parlerò anche di Grillo… la prossima volta che ricorderò la password)

Eh già. Mio padre… maestro cerimoniere del Problem Solving. 😯 Figurarsi che anni fa insisteva perchè l’oculista gli facesse la visita di controllo di domenica… e non capiva il perchè!

“Io lavoro tutta la settimana… non può fare uno strappo???”

Inutile dirgli che anche l’oculista lavorava tutta la settimana…

O anche, quando andavo ancora a scuola: “Posso venire a parlare con il professore il Sabato alle 8!”

E ora pensate a una giovane Godot vestita da scolaretta: “Papà il Sabato è il giorno libero del professore!”

E lui “OK. Allora alle 8 e 30!”

😯

Gli anni passano… e questa sua convinzione di avere impegni inderogabili a differenza di tutti gli altri peggiora e s’ingigantisce… fino a convincere (e ci è riuscito) il fratello (mio zio) a operarsi all’anca di domenica perchè così poteva andare a vedere come stava in ospedale… “Gli altri giorni non posso, lavoro!”

Buffo, non ci crederete ma questa inderogabilità si estende, non alla sua famiglia bensì ai suoi collaboratori e colleghi. E ai figli di questi ultimi. Così dopo aver tentato di barattarmi per pochi euro l’ora senza curarsi dei miei impegni … e confesso di aver scorollato rimembrando amabilmente tutti gli antenati della mia famiglia… credevo avesse smesso di farmi da agenda vivente! E in cambio di ciò io mi ero ripromessa di fare la brava… dopo aver comprato 10 confezioni di valeriana da 50 pastiglie l’una!

Senza deroghe… ricordate… senza deroghe!

E invece no! Ecco cosa è successo OGGI!

Padre di Godot: Ciao. Devo segnalarti una cosa per il giornale!

Godot (che sa che le proposte del padre sono sempre campate in aria): “Dimmi pure!

Padre di Godot: Il figlio di un collega ha fatto un’invenzione straordinaria … e ne vorrebbe parlare!

Godot (che sa l’entità della straordinarietà di codesto individuo): “Cioè?”

Padre di Godot: “Ha inventato un aggeggio che ti mette in contatto con i colleghi!”

Godot: “Il telefono?”

Padre di Godot: “No questa serve per farti passare i dati da un computer all’altro!”

Godot: “La penna Usb!?”

Padre di Godot: “No perchè non ha i fili!”

Godot: “La penna Usb senza fili? … no aspè… la penna Usb non ha i fili” … ed ecco iniziare a far fuori alacremente una boccetta di valeriana dopo l’altra

Padre di Godot: “SI ma puoi anche parlare con i colleghi!”

Godot: “Il telefno!? No aspè… l’ho già detto?”

Padre di Godot: “E puoi farci le uova Sode!” (ok… non ha detto così ma avevo chiuso l’audio…)

Godot: Ok. Senti fammici parlare direttamente così vedo. Dagli il mio numero e digli di chiamarmi!

Padre di Godot: No, dovresti mostrarti un po’ più interessata.

Godot: Ok dammi il numero, lo chiamo io!

Padre di Godot: Meglio se ci parli da vicino!

Godot (che sa che il suddetto INVENTORE vive a 200 km di distanza prende tre quarti della valeriana comprata) : Ok! Però guarda… giovedì e venerdì sono già impegnata tutta la giornata. E questa settimana ho il turno di pomeriggio al giornale… quindi…

Padre di Godot: “Non preoccuparti di nulla! Organizzo tutto io!”

… ovviamente pochi minuti dopo mi aveva fissato l’appuntamento per giovedì pomeriggio! -_-

Godot: No… Te lo ripeto… Niente Giovedì… Niente Venerdì… Niente pomeriggi… sposta… (considerate le soste come momenti in cui ingoiare valeriane)

… l’ha spostato di Venerdì… ovviamente di pomeriggio!

Credo che stanotte dormirò benissimo… ho preso 500 pasticche di valeriana! -_- Però non ho sbarellato!

Una brutta brutta brutta giornata… per il povero Piero Angela!

Ho deciso che d’ora in avanti il mio alter-ego… quello consigliatomi da Samuel… non sarà più Godot, ma Piero Angela!!! Eh sì! Visto la sua completa predominanza in questo blog… ecco a voi il:

Daily’s Piero Angela Weblog!

Quindi… Salve, mi chiamo Piero Angela… ovviamene in sottofondo c’è sempre la musica di Super Quark… oggi ho avuto una brutta brutta brutta giornata! Quindi attenti a voi che sono nervosa e quando sono nervosa non ce n’è per nessuno!

La mia brutta giornata è iniziata benino… con una placida colazione… e poi eccolo! Arrivare!

Il pittorus scassones è quel tipo di lavorante che quando ti ridipinge casa ti mette tutto sottosopra, in oltre nella stagione degli accoppiamenti… diventa anche carissimo… diventando il pittorus esosus… quando ha completato la sua fase evolutiva… diventerà il Pittorus Picassus… ossia un puttorus che non sa la differenza tra crema e limone… facendovi diventare tutte le pareti di casa fosforescenti… ed ecco che io divento il Piero Angela insonnus!

Ma non poteva bastare l’arrivo di Attila… ehm del pittore… per fare di questa una brutta brutta giornata… ecco fare la sua entrata: IL CAPUS-REDACTORUS

Il capus redactorus è quell’essere propenso al pomiciamento in ufficio che ti da compiti assurdi all’ultima ora… del tipo “intervistami le guardie notturne” alle 14 del giorno (e dove li trovo? Mi vedo già il titolo “A letto con le guardie notturne”)… o ancora “intervistami i bambini dell’asilo ma fargli dire cose interessanti”… su un’inchiesta che non riguarda il lego!… oppure “intervistami i panettieri” alle 20 e 30 di sera… questa sarebbe l’ora di intervistare le guardie notturne… MA SENNO’ NON CI SAREBBE GUSTO!

Oltre all’arrivo del CAPO REDACTORUS… anche l’idea che non si possa far niente per mettere un po’ di massa celebrale nelle calotte craniche di certe persone… questa idea non mi rasserena anzi!!! E i ragazzi del pruppo sanno di chi parlo! Che ci posso fare… sono “sovversiva” a quanto pare… e ignorante… peccato che le persone in questione prima dicono una cosa… e poi criticando il mio non essere d’accordo dicono l’opposto!

Ah voi dite che Piero Angela non si incavolerebbe mai come faccio io??? Beh allora o mi prendo un bibitone di valeriana o mi tengo stretta Godot… sperando che almeno voi sappiate da cosa deriva! 😉

Consigli per gli acquisti: Basta un poco di zen e il consiglio di classe non va giù!

Non sono Costanzo, ma questo per motivi di circonferenza vita e di baffi si era capito! Eccomi qua… con una tazza di tea in mano… nella mano il cui pollice preme spazio tra una parola e l’altra, mano che non ha altri compiti che questo… e una volta tanto premere shift con il mignolo per la MAIUSCOLA!

Direte… sappiamo che con grandi probabilità sei Campana… sempre  che non sia una bufala ;)… sappiamo che non fa tutto questo freddo… ma sei influenzata??? No, corna facendo sto una bellezza (e l’espressione aggiunge al mio essere Campana)… ma non avendo bustine di Valeriana… eccomi qui a cercare di calmarmi prima del consiglio di classe di oggi! Perchè non c’è niente che mi faccia incavolare di più di un consiglio di classe!!! 😦 (Certo anche Biancaneve &co. non mi avevano fatto stare serena)

Perchè? Ovvio… odio, ho sempre odiato e sempre odierò gli insegnanti! “Eh? Ma non eri un’insegnante anche tu?” si chiede quella vocina interiore che più che a un grillo parlante mi fa tanto pensare ad un disturbo della personalità… se vado dallo strizzacervelli qualche motivo ci deve pur essere no???!!!

Sì, sono un’insegnante. E vado anche d’accordo con molti dei miei colleghi… ma ciò non toglie che io non sopporti gli insegnanti. Già, perchè quella vocina di cui sopra continua a dirmi: “Ricorda che cazzimma che hanno i professori? I professori sono i tuoi nemici!” Evidentemente la vocina ha ancora 15 anni!

Ma senza voler scherzare oltre… preparatevi una tazza di tea anche voi, e state a sentire questa telecronaca anticipata di un disastro annunciato:

Arriverò a scuola, come sempre in anticipo… visto che odio arrivare in ritardo… ma i miei colleghi fedeli al concetto che “Il quarto d’ora accademico spetta a tutti i professori” arriveranno 1 ora dopo… il loro quarto d’ora è un po’ più lungo di quello degli altri, evidentemente!

Dicevo Arriverò a scuola come sempre in anticipo, dovrò aspettare un’oretta perchè qualcuno si faccia vivo. A questo punto arriverà la telefonata canonica del preside che annuncerà: “non so se riesco a venire c’è traffico… incominciate senza di me… poi mi raccontate”.

A questo punto la guerra abbia inizio! Colleghi trincerati dietro i banchetti della classe che useremo per il consiglio, con le ginocchia del paurosamente alto professore d’italiano che gli arrivano in bocca… l’unico ciuffo del professore di matematica che spunta appena da fuori il banchetto vicino alla cattedra… l’anziana prof. di Latino che seduta dietro la cattedra e che ci interrogherà come fossimo giovincelli! La prof. di Musica che si metterà dietro, all’ultimo banco e cercherà di nascondersi dietro di me, arrivando alle volte anche alle minaccie nei miei confronti: “Non ti girare, non muoverti sennò mi vedono e mi chiedono a che sto con il saggio di Natale!” (voi direte… di già… beh sì… anche perchè a essere sinceri l’ultimo saggio di natale della prof. di musica era pronto a Pasqua!) Io che in un atteggiamento molto zen… dovuto al tea e agli spessissimi tappi per le orecchie sembrerò sorda alle invettive della prof. di Sostengno che sarà seduta accanto a me! Lei, la prof. di Sostegno che urla contro quella di Tecnica perchè io non la sento. Il prof. di educazione fisica che continua a chiedermi: “Ma sei arrabbiata con me? Che ti ho fatto? Non mi parli quasi mai!?” (Figlio mio che vuoi che ti dica?! Non sono arrabbiata solo molto zen!)

E poi… arriva! No, non godot, che nonostante la cattiva nomea a lavoro arriva sempre in orario… arriva il Preside, che con aria soddisfatta dice: “Tutto ok?” Poi si gira verso di me… e fa la solita battutaccia: “Signorinella, voi studenti non dovreste presenziare ai consigli!” E ride da sè… mentre un paio di colleghe alzano gli occhi al cielo… e quella di religione commenta: “certo che è giovane!”

Non è tutto ok! Manca la corrente in 3°, la finestra della prima ha un vetro rotto, in seconda manca sempre il gesso, ci avete staccato tutte le piantine geografiche per ripitturare e chissà dove le avete messe… e io voglio il mio assegno!!!!!

E lui, placido, visto che evidentemente ha la valeriana a casa risponde: “Andrà tutto bene, con il tempo. La corrente ce l’hanno staccata perchè non avevo pagato la corrente tempo 2 mesi e la riallacciano, mettete un foglio di giornale davanti al vetro, il gesso portatevelo da casa, le piantine geografiche le sto facendo con i punti della benzina, datemi tempo… ops… è tardissimo ho un’altro impegno degli assegni parleremo la prossima volta!” E scappa sghignazzando! Ci credo, non ci ha ancora pagati! E i colleghi che fanno… i cari insegnanti… invece di dirgli “tante paroline”… ricominciano a litigare tra loro per orari, pausa caffè e simili!

Vi ho detto in tutto questo che essendo richiesto un certo abbigliamento sono in tailleur e le scarpe con il tacco sono una tortura?!! Un consiglio per gli acquisti? Signore, compratevi delle ciabatte!