C’era una volta… un autore di favole! Ossia la verità sulle favole per bambini che non avreste mai voluto sapere!

Stanchi delle mie lagnanze??? Ok! Oggi vi racconto una favola! 😀 (e con questo post il blog entra automaticamente nel vietato ai maggiori di 3 anni!!)

C’era una volta… circa tra il 1628 e il 1703… un giovincello… anzi essendo francese un garçonello (ehm) di nome Charles… il cui gemello morì a sei mesi. Ma il caro Carletto non era solo aveva altri 10 fratelli e il padre, che era molto povero, li portò a sperdere nel bosco ma Carletto aveva delle molliche di pane allora….

allora… ho sbagliato scusatemi… dicevo Ma il caro Carletto non era solo, aveva 2 fratelli e essendo nati in una famiglia ricca… il primo Pierre da grande divenne un avvocato… il secondo Claude divenne medico… e visto che non era contento anche architetto… disegnando niente popo’ di meno che “La facciata del Louvre!”

Carletto da grande divenne favolista… famoso per i Racconti di Mamma Oca… che non era la mamma di Charles che faceva l’oca con gli altri uomini… era Oca nel senso dell’animale!

Beh? Direte voi… tutto qua? No!!! Ora inizia il racconto… a tinte piuttosto torbide!

Il fratello di Charles… Claude… era molto ma molto ma molto bravo come architetto… però era una vera schiappa come medico! Tra i suoi POVERI pazienti… ci fu anche un certo Nicolas Boileau… ragazzotto di debole costituzione che in un intervento per mano di Claude… diciamo che… diciamo che… si giocò la possibilità di avere eredi!!!! Ehm! E oggi il suddetto intervento lo farebbero in day-hospital! Figuratevi!!!

Comunque… destino volle che Charles e Nicolas Boileau… si incontrassero all’Académie Française… dove Nicolas era soprannominato niente di meno che “Le législateur du Parnasse” per la sua autorità in quanto critico letterario! Ora i due incominciarono a “querelarsi” non nel senso giuridico del termine ma nel senso che furono coinvolti nella famosa Querelle des Anciens et des Modernes… Ovviamente non potevano stare dalla stessa parte… e quando durante una disputa… Nicolas disse qualcosa a Charles del tipo che era uno scrittore serio quanto il fratello era un bravo medico… Charles rispose con…  rispose con: “Pollicino”!!! Ma non si fermò lì… ma non vorrei scendere nel triviale! Ehm! Quindi? Tutte quelle belle fiabe per bambini che sono presenti nella raccolta di quell’oca della mamma… sono frecciatine a un povero… “impotente”.

Boileau risposte a sua volta con “L’art poétique”… ma quella non la leggiamo ai bambini… o no?

Comunque c’è un lieto fine anche qui… Carletto e Nicoletto dovettero anche abbracciarsi in pubblico: Era il 30 Agosto del 1694, la querelle era finita e loro come “capi” dovevano rappacificarsi… quindi vissero tutti felici e contenti! O quasi!

una faccia non proprio raccomandabile!

Perrault: una faccia non proprio raccomandabile!

 

Ed ecco Pollici... ehm... Boileau!

Ed ecco Pollici... ehm... Boileau!

Il litigio del secolo! Piero Angela dillo ai giornali scandalistici!

Ebbene sì… se qualcuno di voi… dopo la storia di Biancaneve &co. pensava ancora che fossi una placida personcina, una personcina a modo… vi sbagliavate! E così si sbagliava anche il mio redattore con cui ho avuto una furiosa litigata!!! Perchè?

Ora vi spiego… ovviamente non sono Montanelli (voi direte: “sapevamo già che non eri Costanzo e che non eri neanche Cary Grant… perchè vuoi continuare a deluderci!?”)… non sono neanche Hemingway (il che è una cosa positiva visto che non ho intenzione di uccidermi!)… io faccio il mio lavoro placidamente nella nostra rivistuccia placida e caruccia anche un po’ patinata… e allora? Direte voi? Sappiamo che sei precaria… sappiamo che sei l’apoteosi del precariato con 1003 lavori e pochi soldi in tasca… molti di voi saranno nella mia stessa condizione… precari… poveri… schiavi di quelli che hanno il posto fisso! Beh! Eccolo… è lui… il mio redattore-capo (attenzione perchè al -capo ci tiene parecchio!)

Tutto normale… se non fosse che il redattore-capo è (riparte la musica di Super Quark)

Il redattore-capo è quell’uomo sui trenta che fa il piacione con le “redattrici non capo” per poi mandare battutine del tipo: “Se esci con me ti promuovo”… Il redattore-capo durante la fase dell’accoppiamento che dura finchè la redattrice non cede è onnipresente, spesso vicino alla macchinetta del caffè, e con la monetina pronta si esibisce nella danza dell’accoppiamento dal titolo: “Sono il redattore-capo e ho due euro per il caffè”. Quando la redattrice cede… il redattore-capo è contento… fino a quando la redattrice non vuole convolare a nozze… allora si deprime, perde i capelli, mette le camice a quadri ed evolve da redattore-capo a direttore di un giornale di provincia… quando la redattrice non cede, il redattore-capo non è contento e dice alla redattrice che si è montata la testa, che si è sognata tutto e si esibisce nella danza della morte: “Ti dico gli orari sbagliati così alla conferenza arrivi di corsa”

Piero Angela sarà contento di essere continuamente citato da me! 😀

E dopo questa nota di colore… torniamo a noi! Vi sembra normale che il tizio in questione ti dia numero di battute etc etc a mezz’ora dalla messa in stampa… alla messa in stampa di un mensile?

NOoooOOO! Ed ecco che tutto il nostro estro creativo si è espresso! Certi epiteti (e dico epiteti per non scadere nel volgare) che non avevo mai sentito!!! Risultato: niente che volete… ora sono qui, di Sabato sera a lavoro! Fortuna che almeno dal mio computer posso fare quel che mi pare nei tempi morti! Mi capita spesso di lavorare nei weekend ma mai dopo un litigio così furioso! Dolci pulzelle… non mescolatevi mai troppo con i vostri diretti superiori o potrebbero rovinarvi MOLTI weekend!

Però non è giusto, specie pensando che ho il blocco dello scrittore e che mi ci vuole il doppio del tempo per scrivere rispetto al solito!!! 😦

Lo dico al mio Strizzacervelli!!!