C’era una volta un koken! Ma il koken… alcuni di voi si ricorderanno… era convinto di essere un ninja! In quanto ninja si allenò… e in quanto ninja che si allenava aveva un sensei… meglio noto come Antonio-san… quando il maestro però comprese di non poter prendere il suo allievo a struffolate in faccia perchè questo era un koken e non un ninja lo cacciò maledicendo la sua pusillanimità… ma questa è un’altra storia… una storia già detta, raccontata attraverso i secoli e di generazione in generazione… vabbè… ora non esaggeriamo!
Comunque come tutti le storie di arti marziali… ci vuole il SEGUITO!!! Perchè se non c’è il seguito quelli più insonni tra voi non potranno cadere in catalessi davanti al pc per poi svegliarsi molti giorni dopo molto più riposati!
Quindi… per il giubilo di tutto il villaggio del perido Edo:
Il koken che crede di essere un ninja presenta:
Il mistero della tombolata assassina!
Il ninja solitario ricordava l’insegnamento del suo maestro… “lancia uno struffolo in testa a chiunque critichi la recita di Natale in Casa Cupiello della scuola media!” Ma il suo animo guerriero… si lacerava all’idea di usare quella tecnica così segreta contro gli ignari detrattori… infatti ricordava l’insegnamento del suo maestro… “non usare la tecnica segreta contro i non ninja… sempre che non sia un cinese che mi ha copiato l’idea del muro luuungooo luungooo!”
Il ninja solitario si asciugò la lacrima sfuggitagli al ricordo del suo maestro…
Non molto lontano il maestro sentiva uno strano fischio nell’orecchio… fece uno scongiuro… e preso il cellulare… accessorio indispensabile per ogni maestro ninja del periodo Edo… telefono al suo antico allievo… quando il ninja solitario rispose… urlo:
“Sono vivo!!! La vuoi smettere di parlare di me come se fossi andato all’altro mondo!!! Sei rimasto senza maestro perchè ti ho cacciato… mica sono schiattato!”
Detto questo il maestro riattaccò e prosegui con la meditazione.
Non molto lontano… cioè dove eravamo prima, ossia sulla spalla del ninja come fossimo i pappagalli di un pirata a farci i fatti suoi… il ninja cercò di spiegarsi lo strano atteggiamento del maestro… ma visto che era un po’ tonto gli venne il mal di testa e si arrese. Una sola cosa era certa. Doveva trovare una tecnica segreta tutta sua! Così il ninja solitario incominciò a meditare e ad allenarsi… allenarsi e meditare… medita… basta! Capì che non gli andava di essere tanto solitario e così si trovo un villaggio del periodo Edo da difendere! Gran giubilo fu tra tutti gli abitanti del villaggio… il capo-villaggio noto a tutti come Antonio-san (pure lui!) accolse il ninja solitario… facendogli dono di gran doni!
In una tragica giornata di gennaio! Il ninja vide assediato il suo placido villaggio noto a tutti come: “CASA MIA PER PICCINA CHE TU SIA!” Il capo-villaggio andò a svegliare il ninja solitario… il ninja solitario però non amava essere svegliato e così tirò uno struffolo in testa al capo-villaggio che morì! Gran disperazione fu nel villaggio… poi elesserò un altro capo-villaggio e fu gran giubilo… il nuovo capo-villaggio, a tutti noto come Antonio-san (pure lui!!) andò a svegliare il ninja… e segui il suo predecessore! Gran disperazione fu nel villaggio (di nuovo)… poi elesserò un altro capo-villaggio e fu gran giubilo (di nuovo)… il nuovo capo-villaggio, a tutti noto come Antonio-san (pure lui!!!) andò a svegliare il ninja… dopo essersi messo un casco da motociclista… lo struffolo rimbalzò e uccise 5 cittadini del villaggio… Gran giubilo fu nel villaggio perchè il capo-villaggio era sopravvissuto e loro avevano finito gli Antonio-san! Dopo ore e ore… il ninja solitario si svegliò e fu subito avvertito dei fatti… il nuovo Antonio-san gli disse:
“Dei temibili shinobi ci stanno attaccando!”
Il ninja solitario rispose: “Che sono gli shinobi?”
Antonio-san rispose: “Sono dei ninja più ninja!!!! Addestrati benissimo e dotati di megapoteri!!!”
Il ninja solitario rispose: “Cacchio! Mi sono dimenticata di avere un appuntamento dal dentista! Mi spiace non posso combattere con questi shinobi… sarà per un’altra volta!”
Antonio-san rispose: “Abbiamo messo le ganasce alla tua macchina!”
Il ninja solitario rispose: “Quasi quasi mi trattengo ancora un po’!”
Fu una terribile battaglia… gl shinobi erano forti e agguerriti!!! La tecnica dello struffolo d’acciaio non aveva effetto su di loro… così… il ninja solitario decise di utilizzare la sua nuova tecnica segreta!!! La tombolata assassina! Prese il cosiddetto “panariello”… non l’attore… quello che si usa per tirare i numeri… ed estrasse…
17
Cinque shinobi cadderò senza vita…
90
Altri cinque e così via…. finchè:
Tombola!!!
Sul campo di battaglia era rimasto solo il ninja solitario… gli shinobi erano tutti morti… Antonio-san si avvicinò e disse: “Come ci sei riuscito onorevole ninja solitario!? E’ un vero mistero!!!”
“Non è un mistero – rispose il ninja – la verità è che gli shinobi sono NINJA invincibili… ma in quanto tali… combattono solo contro i ninja… ed io… SONO UN KOKEN!!!”
A questa rivelazione tutto il villaggio inorridì!!! E cacciarono via, tanto per cambiare, il ninja solitario… che ne approfittò per andare in palestra… a piedi visto che c’erano le ganasce alla macchina… la palestra era molto lontana… e il ninja solitario aveva molta strada da fare… se guardate verso la luna forse lo potete vedere ancora mentre zombetta verso la sua meta!

P.S. Questo post è giusto per augurare ad Antonio bentornato dal Giappone… e per ricordare a me di non vedere più film di arti marziali in compagnia delle mie cuginette! Ma soprattutto di non invitare più a casa mia gli amici per la consueta tombolata che si terrà domani… tombolata che mi fa venire già i brividi al solo pensiero! 😉