Il Jovanotti che sussurrava ai “Giovinotti” … il peso specifico delle parole!

Buondì a tutti. Ho dovuto un attimino digerire quanto sentito e visto.

Jovanotti lavorava gratis. No aspettate… non è il gratis che mi sconvolge… è il fatto che lavorasse! 😯

INCREDIBILEEEEEEE!!!!! Ma bando alle facilonerie. Ok. Ammettiamo che in qualche modo… Jovanotti si sia sul serio trovato a dover lavorare alla sagra della porchetta nonostante fosse di buona famiglia (il padre lavorava al Vaticano e volendo citare Panorama “ricopriva ruoli importanti”) e nonostante il suo esordio da giovanissimo… Un giovanissimo Giovanotto… ehm Jovanotti volevo dire.

Ad ogni modo. Non sappiamo fatti e vizi della famiglia Cherubini … quindi ammettiamo che Jovanotti desiderasse ardentemente di costruirsi una carriera come porchettaro (o esperto della melanzana “mbuttunata”… o del maialino nero… o del fungo porcino… o di qualsiasi altro prodotto da sagra) Bene. Jovanotti purtroppo per lui si è dovuto accontentare di tirare a campare con il suo stipendio da rapper funkie pop … e come accade a tanti poveracci che si accontentano di passare la vita tra Tv, radio, e festival della canzone vari ed eventuali, cercando opportunità come “Vip -stagista” tra un’Arena di Verona e uno Stadio … dicevo?

Ah sì. Come accade a tanti giustamente dopo una vita di stenti incominciano a parlare a vanvera.

E quasi sempre come tutta questa gente che mica campa  con le parole… insomma che pretendete, non ha mai preteso di scrivere un libro (il primo negli anni ’80 se non mi sbaglio, dal titolo evocativo di “Yo Brothers…” o qualcosa del genere)

Quindi le parole non sono il suo mestiere. Lui voleva solo essere POSITIVO. Come un ciclista che vuole farsi squalificare dal giro d’Italia. -_-

Ad ogni modo è vero. Non ce l’ho con Jovanotti. Non ce l’ho con i Martone che ci definiscono sfigati e con i vari Pansa & co. che da sempre ci redarguiscono dandoci dei bamboccioni…

Non ce l’ho nemmeno con la mia generazione… che va dai 27 ai 39… generazione di fenomeni che siamo… alla nostra età siamo ancora “GIOVINI” (la I è voluta) e quindi come pretendete che vi si paghi? Insomma… un po’ di positività… un minimo di spirito di sacrificio… o, come ho letto  su Fb in un commento alla cosa di una signorotta cinquantenne: “Suvvia questi ragazzetti sono tutti viziati e vogliono tutto e subito”)

… tutto e subito… dopo oltre 10 anni di “gavetta”.

No. Non ce l’ho con Jovanotti che in definitiva resta solo un cantante che può piacere e può non piacere, e non il verbo incarnato… neanche un geniaccio altrimenti avrebbe lavorato al Cern… è solo un cantante.

Nè con gli altri “parlatori” vittime della faciloneria della frase fatta.

Non ce l’ho con NOI generazione di fenomeni perché facendone parte so che non siamo viziati né altro. Siamo, a volte, solo stufi. E possiamo anche vantarci di avere una pazienza e una tempra degna di Giobbe… perché i nostri genitori se alla nostra età fossero stati ancora a spasso non avrebbero continuato imperterriti a scrivere Cv, inviare Cv… aggiornare Cv!

Ricordo ancora quando mio padre si raccomandò al mio primo Cv compilato… una pagina… massimo proprio 2.

Papà caro … saltello da un giornale all’altro… da un lavoro all’altro da oltre 10 anni ormai… in una pagina non ci ho messo nemmeno i lavori che ho fatto nell’ultimo anno.-_-

In una pagina non ci metto nemmeno i miei titoli di studio.

Volete sapere con chi me la prendo? Con quei sessantottini alla riscossa, che hanno sempre detestato Jovanotti ma che ora… mica sono tanto in disaccordo con lui. Jovanotti ha sussurrato a questi “Giovinotti” attempati e loro subito:

“Io venivo pagato 20 lire quando ero agli esordi”… 

… spiegami allora come ti sei comprato la mercedes! -_- Quante 20 lire ti ci sono volute?

O anche “Questi giovani non hanno la formazione adeguata!”

… spiegami allora com’è che tu sei il mio capo con a mala pena il diploma (e confessi anche di non essere mai andato troppo bene) e io ho una caterva di titoli post-laurea!? Spiegami…

“All’inizio ci vuole un po’ di sacrificio”

… spiegami quando finisce questo “Inizio”??? Perché c’è stata una dilatazione temporale niente male!

Cara generazione di sessantottini alla riscossa… ora vi spiego io qualcosa. Non so rappare… ma forse mi rendo conto più di altri di quanto le parole abbiano un peso e che non si può parlare solo per prendere una boccata d’aria…

Vi spiego che non siamo viziati… ma semplicemente senza speranza. Molti di noi annaspano e voi che fate? Ci affossate? Complimenti…

Vi spiego che non siamo noi a voler rimanere dai genitori. Che non siamo noi a non voler lavorare.

Che non siamo cattivi lavoratori, noi. Siete voi, sessantottini alla riscossa e poco più che da giovani parlavate di giustizia sociale e d ideale. Proprio voi, che ora ricoprite cariche di potere, ad essere CATTIVISSIMI PAGATORI.

Perché con più di 10 anni di carriera… lauree, master, lingue conosciute (e nel mio caso i miei lettori sapranno che è così) mi fa incavolare come una biscia quando devo andare in tribunale per farmi dare i soldi dell’ultimo progetto editoriale a cui ho partecipato. Soldi che voi, vi guadagnate in un mese.

Vi spiego che non ci avete lasciato nulla, se non l’amarezza del non potersi sentire realizzati come vorremmo.

Noi saremo pure una generazione di fenomeni, ma voi? Cosa avete costruito?

Cosa lasciate alla generazione successiva alla vostra? Nulla.

E badate bene, parlo di generazione. Non di figli, figliocci e figli degli amici degli amici. Che questo sistema del “Tengo famiglia” è un’altra di quelle meraviglie che avete perfezionato all’estremo.

Sapete come lo so? Tra le centinaia di commenti che ho letto su fb sulla vicenda conto sulle dita di una mano quelli della vostra generazione che si sono sentiti scandalizzati. E avreste dovuto farlo. Perché la nostra situazione, la nostra condizione sono il frutto dei vostri fallimenti. Dei fallimenti dei vostri ideali sessantottini…

Chi è la vera generazione di fenomeni?

P.S. Scusate. Si tornerà a ridere al prossimo post. Con i miei oltre 30 anni sono ancora giovane (così mi dicono) e abbastanza viziata da voler tenere per me le risate… per me e per i miei vicini di blog … e lo faccio anche gratis!

When in Rome!? DUE!!

Seconda puntata di When In Rome!!! :mrgreen: MA questa volta più che un post la mia è una domanda!!!

Mi rivolgo a voi, blogger romani o “romani di passaggio”! When in Rome!?

Cos’è che mi consigliate!? Ma vediamo di essere più chiari! Consigliatemi posti (tanto non è catalogabile come pubblicità occulta) da visitare e non solo… in poche parole!!! Qui urge un elenco di richieste… ossia…

When in Rome…

1) … dove posso sentire della buona musica?!

2) … dove mi consigliate di andare a Teatro?!

3)… dove posso passare un bel sabato o una domenica mattina (a seconda di qual’è il mio giorno libero della settimana)?!

.4) .. dove mi consigliate di andare a mangiare?!

5) … dove mi consigliate di andare a fare colazione?!

6) … dove posso trovare qualcosa di originale e divertente da visitare?!

7) … qual’è il vostro museo preferito?!

8) … quale il vostro omino occhialuto preferito?! EHM!

9)… e il vostro parco?!

10) … dove mi consigliate di andare a fare shopping?!

11) …dove posso bere qualcosa con gli amici?!

12) … essendo io single… dove mi consigliate di andre quando sono sola soletta e gli amici non mi accompagnano?!

And last but not least!!!!

13) … cosa mi consigliate di fare durante la mia breve permanenza romana?! Qualcosa che probabilmente non potrei fare altrove (se qualcuno di voi mi consiglia di vestirmi da gladiatore e andare al Colosseo… premetto non vi dò retta!!!)

Tormenta il tormentone!

Eccoci qui… Irish Coffee che non è una bevanda… o meglio non in questo caso… ma una fantastica blogger… è stata la prima a prendere il coraggio a due mani e a chiedere “ALLELUIA ALLELUIA!” un post per questa manche del Jukebox… ehm… Jukebox che ha preso un po’ alla lettera… perchè mi ha chiesto di scrivere qualcosa sui TORMENTONI!!! E così… leggendo quel commento ho pensato… mmm… ma perchè ci piacciono tanto i tormentoni?!? Ma soprattutto… e se la vita fosse un tormentone… scandita dai ritornelli e i ritmi dei tormentoni?! 😯  Una tortura? O sarebbe il tormentone a essere tormentato dai vostri ritmi di vita???

Ecco a voi quindi: La vostra vita in ROSA!

“Una mattina mi son svegliato” e mentre fate colazione con “Pane e nutella” (perchè può anche non essere una canzone… ma come colazione è un vero e proprio tormentone!) decidete di andare a fare un giro canticchiando “Vamos a la playa”  Ehm… mi immagino già tutti noi nel traffico che attendiamo il semaforo per poi partire all’urlo di: “Andavo a 100 all’ora per veder la bimba mia YEYEYEYE YEYEYEYEEE!” e mentre a ogni tunnel superato canterete: “Sono fuori dal Tunnell” sarete arrivati a la playa di cui sopra… anzi sempre la stessa perchè si sa… “Per quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare…” e così scenderete sul bagnasciuga “con le pinne fucile ed occhiaaaaaliii!” a ritmo della “Macarena” mentre “Diego si avvicina ballando la rumba!” Ma voi questo Diego non lo conoscete… anche perchè fa parte di una di quelle canzoni di cui si ricorda solo il ritornello… e il ritornello detto tra noi…non significa nulla! 😯 Ma pur non conoscendo questo Diego … decidete di “mettere il vostro orgoglio su uno scaffale e di andare alla UAI.EMM.SI.EI!” pur di non “Perdere l’amore quando si fa sera!” e mentre “applaudirete Fibra” e direte “Tre Parole… sole cuore amore…!” Direte al vostro vicino d’ombrellone che è veramente un “Sex Bomb” e che il suo “Chihuahua” è scappato chiedendogli “Who let the dog out! Wof!” E mentre vi lanciate in acqua urlando: “I will survive!” dopo aver detto al bagnino: “Non ti scordar mai di me!” aggiungendo un enigmatico: “Numa Numa ie!” sguazzerete nel “Mare Mare” la cui acqua sarà: “Acqua azzurra… acqua chiara con le mani posso finalmente bere!”… facendo finire così tutta “L’alta marea!”

Credete che quello che io abbia scritto non abbia senso?! E’ vero… infatti non ho Self Control… ma il post mi è stato chiesto… e non potevo rifiutarmi! No?! Voi direte: “Ma scusa… ci hai rovinato i tormentoni di una vita… ricordi dell’infanzia e delle nostre estati…” e io vi rispondo… “BEh.. dopo decenni di estati tormentate dai tormentoni… era arrivato il mio momento di tormentare il tormentone… e anche voi… no?!”

Le mie scuse vanno solo a Irish Coffee… che credo avesse in mente qualcosa di più “decente!”

Ah… già… per molti dei tormentoni che vi sono stati propinati… dovete ringraziare Tagliuzzo… che in questo post si è fatto prendere un po’ dalla malinconia! 🙂

Inchinatevi davanti ad Antonio-san Gran Mastro di Musica&Canzoni!

Benvenuti cari amici al nostro ennesimo viaggio nel periodo Edo… io potrò anche non essere Piero Angela… ma quanto mi piace  spacciarmi per una documentarista! Ehm… dicevamo?! AH sì… benvenuti cari amici… benvenuti… e ora andiamo indietro con la nostra MACCHINA DEL TEMPO! 😯

Era solito al villaggio del periodo Edo noto a tutti come “A quel paese” rendere omaggio ai SAGGI! I saggi nel periodo Edo erano i Maestri d’arti marziali… noti a tutti come Antonio-sensei… tutti i saggi Maestri d’arti marziali si chiamavano Antonio-sensei! Perchè si sa che Antonio è proprio un nome che trae la sua origine nei villaggi dei ninja del periodo Edo! Ad ogni modo… nel villaggio del periodo Edo noto a tutti come “A quel paese” ritroviamo il nostro sommo Antonio-san… Gran Maestro delle arti marziali segrete che più segrete non si può… tanto segrete che stentava a insegnarle anche ai suoi fidi allievi… ma non perchè lui non mostrasse loro la via del bushido… il guaio era che loro, gli allievi, erano un po’ tardi! E pure quelli con il Tom Tom ci mettevano comunque due ore a testa per trovare questa via… ritrovandosi spesso sulla via Appia…che di zen non aveva proprio nulla!

Comunque… Antonio-san aveva tante frecce al suo Daikyu… termine del periodo edo per “arco”… forse non aveva un Daikyu… ma aveva comunque un mucchio di frecce… forse non aveva le frecce… ma comunque se la riusciva a cavare anche così!

Le armi del Gran Maestro Antonio-san erano numerosissime… c’era lo struffolo d’acciaio… in grado di stendere i più anoressici tra i suoi avversari… La burrata esplosiva… in grado di stendere i più magrolini tra i suoi avversari… in poche parole… se eri sovrappeso… allora sì che eri un temibile nemico per Antonio-san!

Anche i suoi allievi più capaci avevano le loro temibili armi… Psicosi-san che… era in grado con una sola frase di far insorgere temibili psicosi nei suoi avversari, i quali presto si convincevano di essere Napoleone… anche se all’epoca non era ancora nato! Tagliuzzo-san che aveva quei capelli luuuunghiii luuunghiii che nascondevano mille monete in grado di far cadere in catalessi i nemici più tenaci! Aquilotto-san in grado di parlare con i polli! E poi c’era lui… o forse lei… non si sa perchè era tutto imbacuccato come un ninja… c’era il più temibile degli allievi di Antonio-san… il ninja solitario… in grado di fare solitari con le carte francesi e con quelle napoletane… di lanciare gli struffoli di Antonio-san… scendere da una qualsiasi montagna innevata SENZA GIRARE UNA VOLTA!!! … di abbattere migliaia di shinobi con la sua “mossa segreta”… e voi direte… ha l’accento napoletano… ALLORA è la LAURITO se fa la mossa! E invece no… perchè pure la Laurito non esisteva ai tempi del periodo Edo… la mossa segreta del ninja solitario… era … era… che era un Koken!!!

Ma avere tutti questi allievi capaci di terribili mosse… non bastava al grande Antonio-san… il grande Antonio-san voleva avere più allievi!!! Molti più allievi… ed ecco che… in ogni angolo del villaggio del periodo Edo da tutti chiamati “A quel paese” si leggeva questo cartello:

SONO APERTE LE SELEZIONI PER GLI ASPIRANTI ALLIEVI NINJA!

TRA GLI ESAMINATORI IL GRAN MAESTRO ANTONIO-SAN ESPERTO IN BURRATE STRUFFOLI E

MUSICA&CANZONI!

SI PREGA DI PORTARE CURRICULUM. PRESENTARSI SOLO SE SI E’ DELLA PROVINCIA D’APPARTENENZA!

NO PERDITEMPO!

Grande giubilo fu tra tutti gli aspiranti ninja!!! Poi si seppe che l’esame d’ammissione consisteva nel combattere contro i più BRAVI degli allievi del maestro… e il grande giubilo terminò lì! Poi seppero che per tutti i partecipanti c’era un souvenir… la tipica burrata del maestro Anotnio-san… e ci fu di nuovo giubilo… poi si seppe che era esplosiva… e finì il giubilo… poi… vabbè avete capito!

 Il giorno delle selezioni sembrava un reality show da quanta gente si era raccolta fuori alla catapecchia… ehm… alla casetta di Antonio-sensei che si svegliò uscì e disse: “Miei aspiranti allievi… la prima prova per diventare miei allievi è cantare una canzone popolare giapponese!” E visto che i cartoni animati giapponesi non esistevano la prova era molto più difficile di quel che ci si potesse aspettare! Così di 1000 aspiranti ne rimasero 500!

Poi Antonio-san disse: “Questi 500 dovranno battersi con Psicosi-san!” Psicosi-san incominciò a parlare di conquista del mondo… Pc.. Ipod e simili… e dei 500 ne rimasero 400!

Poi Antonio-san disse: “Voi 400 dovrete battervi contro Tagliuzzo-san! E i suoi capelli luuuuuuunghiiii luuuuuuunghiii!!” Tagliuzzo-san incominciò a perdere i capelli… ehm… e dei 400 ne rimasero 300!

Poi Antonio-san disse: “Voi 300 dovrete indovinare che bestiola è questa…” disse indicando Aquilotto-san. Dalla folla di contendenti si levarono varie voci che dicevano: “E’ un polletto!” “E’ un anatroccolo!” “E’ un tacchino”… solo 200 riuscirono a capire che trattavasi di un Aquilotto… e questi 200 passarono il turno!

Poi Antonio-san disse: “Di questi 200 chi di voi ucciderà il ninja solitario sarà il mio nuovo allievo prediletto! Si apprezzano comunque ferite e sconocchiamenti vari!” E il ninja solitario disse: “Maestro!? Scusa ma quando mi avevi detto aiutami non mi avevi detto della morte… e degli sconocchiamenti… e della morte… e delle ferite… e della morte… e…” Ma Antonio-san alzò una mano per quietare i dubbi del ninja solitario e disse: “E a me che mi frega!?” E il ninja solitario esclamò: “Come sei zen maestro a non curarti della possibile morte del tuo allievo prediletto!” Antonio-san disse: “Ohibò… combattete!” E incominciarono a combattere… ma nessuno poteva battere un ninja solitario… anche perchè era un koken e gli aspiranti ninja non potevano combattere contro un NON ninja… così stavano fermi e il koken gli stracagnava sulla capoccia tutto quello che gli capitava a tiro! Alla fine… rimasero 100 aspiranti allievi… e non perchè si fossero difesi ma solo perchè il ninja solitario aveva finito il pentolame da dargli in testa!

E il maestro Antonio-san disse: “Ohibò! Sei ancora vivo! Vabbè… gli ultimi 100 dovranno resistere al mio ipnotico LalàlàLife is Wonerful!

Fu una vera carneficina… 100 valorosi aspiranti allievi andarono via da “A quel paese” canticchiando l’infame ritornello… il ninja solitario si avvicinò al maestro e disse: “Lalàlà…SenseiDj! Scusami… Lalàlà… ma tutti noi allievi… Lalàlà… siamo rimasti in passato ipnotizzati dall’infame ritornello! Perchè noi siamo tuoi allievi e loro no!?”

Antonio-san rispose: “Perchè erano fuori tempo! E poi non mi servivano nuovi allievi… volevo solo mano d’opera per costruire un muroooooooo luuuuuuuuuungoooooo luuuuuuuuuuuungooooooooo!” E il koken rispose: “Ma l’hanno già fatto i cinesi!” E il maestro rispose: “Me lo sono ricordato! Per questo li ho cacciati tutti!”

E il ninja solitario rispose: “Toh! Maestro… che ci canti oggi!?” E il Maestro rispose: “Ma scusa per chi mi hai preso!! Io non canto… io faccio il SenseiDj… suggerisco e poi voi cantate… possibilmente meglio che allo Zecchino d’oro!” E il ninja rispose: “Cos’è maestro lo Zecchino d’oro!?” E il maestro rispose: “Ohibò! E che ne so!”

Ed effettivamente lo Zecchino d’oro non era stato ancora inventato… quel che è certo è che… il nostro SenseiDj fa degli straordinari post-musicali… correte tutti a commentare! 😀

La donzelletta va verso la campagna…

Noooooooo!!! Voi vi direte… “Ma questa ogni tre quarti si dispera?!” oppure: “Ma questa è la protagonista del celebre dipinto “L’urlo” di Munch!?” o ancora: “Ma questa un bagno a Lourdes non se lo vuole proprio fare?” E io vi rispondo: NOoooooooO!

Ma quale sarà la fonte di cotanta disperazione? Semplice…non contenti che io sgobbi per un nonnulla… non contenti dei miei molteplici lavori… mi hanno incastrato per l’usuale gita all’agriturismooooooooo!!! Nnnnnnnnnnnooooo!!!

Premettiamo che cotanta gita sarà di Lunedì… mio giorno libero… premettiamo che io in quanto prof. di lingue straniere… ho solo 5 ore con ogni classe…a differenza di Italiano e Matematica che praticamente si crescono i pargoli come fossero scimmiette ammaestrate… premettiamo che io, dopo l’esperienza dell’anno scorso… in cui il prof. di ed. fisica mi disse… nel corso di una gita: “Caspita… fortuna che ci sei tu… l’anno scorso me ne sono persi 3!!” 😯 DICEVO… premettiamo che dopo cotanta esperienza ho giurato sull’onore del prof. di ed. fisica che non sarei più andata a una gita… almeno finchè non mi avessero pagato… premettiamo che la mia situazione contrattuale non è cambiata nell’ultimo giorno… MI HANNO INCASTRATAAA!!!!! Come? Semplice…

Hanno chiesto ai bambini di prima media: “Chi volete che vi accompagni?!” E loro: “LA PROF.GODOT!”

INFAMIIIII!!!! Non si tratta la prof. che vi spiega l’italiano la geografia e la storia prima che il suddetto torturatore venga a fare il torturatore… e questa prof… sono IO! Così… Lunedì… non questo… l’altro… me ne vado all’agriturismo con… udite udite… chi sarà l’accompagnaore della seconda… il prof. di educazione fisica… NOoooooooooooo!!!

Quindi tra due lunedì mi attende… un’ora di pulman all’andata e una al ritorno… per colline voltastomaco campane… con ragazzini che cantano a squarciagola canzoni pop… il prof. di ed. fisica che fa il coro: “Perchè non mi sopporti?!” L’autista del solito pulman che è il marito della solita bidella (l’unica che ha figli ed è sposata… binomio raro tra le bidelle del nostro istituto) che si lagna perchè lui e moglie guadagnano poco (e lo viene a dire a me!)… animali in liberta… febbre da fieno… i nasi di 3/4 della classe colanti… ragazzi che mi priveranno di ogni fazzoletto di carta che io possa possedere di qui a 5 anni… spiegazioni soporifere su come si fanno i formaggi… spiegazioni asfissianti sui concimi… INFAAAMIIIIIII!!!

Io non sono Toto Cutugno… io non voglio “andare a vivere in campagna”… 😦

Nota positiva?! Dopo una lieve incavolatura della sottoscritta ci portiamo dietro anche V. un bambino di prima, l’unico che non sarebbe venuto, per questioni economiche da quel che so… dopo che con un abile trucco… sono riuscita a incastrare il preside ai suoi principi di bontà etc. etc. Ossia… dopo che mi sono proposta di pagare io la quota di V. senza che si sapesse in giro… ma avendolo fatto abilmente davanti a tutta la sala professori… il preside… con un certo rammarico ha detto: “Nooon pootreeii maaaiiii permettere di far pagare un’insegnante… il bambino viene a spese della scuola… si capisce… si capisce… infondo siamo salesiani… abbiamo apposta un fondo per certe cose!”

La domanda che mi veniva da fargli era: “E allora perchè non l’avete proposto voi altri prima?!” Ma poi ho pensato che fosse il caso di accontentarmi di questa piccola vittoria… ed evitare inutili polemiche… V. verrà in gita… pure io… e avrei preferito farlo andare in gita con qualcun’altro!

Ma infondo io… ho un cuor di leone… sono stoica… resisterò alle caciotte… e alle richieste di fazzolettini… l’importante è impedire che il prof. di ed. fisica confermi il suo primato di 3 bambini dimenticati in una sola gita… o parola mia… mentre sulla via del ritorno verso l’istituto i bambini intoneranno: “Quel maaazzoliin di fioori… che vien dallaa caampaaagnaaaa…” anch’io farò il coro… suonando il prof. di educazione fisica… con l’ombrello come fosse uno xilofono! 😉

Giusto il tempo di un caffè!

Beh… il binomio Napoli/Pizza… può essere saltuariamente battuto dal binomio Napoli/caffè!

Eh sì…come si dice dalle mie parti… o per lo meno nella mia famiglia… il caffè è buono solo qui… se si va a Sud del Cilento e a nord di Formia il caffè diventa ciofeca! Lo diceva anche De Andrè: “Ah che bell’ cafè solo a Napule ‘o sann’ fa!” E lo diceva anche quel barista che conobbi a Firenze… che disse a mio fratello con il quale mi ero incontrata in città: “Beh… io il caffè lo fo… ma non sarà mica come dalle vostre parti!”

Il caffè è un po’ una tradizione… in moltissimi miei post avrete letto… tra le righe… o anche proprio nelle righe… “Mi prendo un caffè”… “Faccio il  caffè”… “Vado al bar per un caffè”… “Mi incontro per un caffè”…”Qui ci vuole un caffè”… questo non l’avete letto?! Beh lo leggete ora… Qui ci vuole un caffè… quindi torno tra cinque minuti a scrivere il post!

Ora voi non potete rendervene conto ma i 5 minuti son passati!

Ed eccomi di ritorno… con il mio caffèèèèè! E’ proprio vero… il caffè è una componente importante della mia vita… non fumo… e non ho mai fumato… ed è proprio per questo che la “pausa caffè” per me è importante anche di più! Per me non è la scusa per la sigaretta… a me va proprio di bere il caffè! Magari di fare quattro chiacchiere con chi si prende il caffè con me… magari di avere un’aria un pochetto meno addormentata! Diciamo che dipende dal caffè! Perchè ci sono diversi tipi di caffè… e non è detto che io li prenda tutti in un giorno… anzi tranne alcuni gli altri sono intercambiabili… però… eccoli qui!

Caffè 1) E’ il caffè della mattina (e non della pepina…) Caffè sapientemente preparato ad occhi chiusi… con le persiane abbassate e le luci tutte spente… tranne proprio per avere un minimo di visuale di quel che si fa… quella della cappa… di solito ci aggiungo un pochetto di latte… e poi… DI UN SORSO ALLA RUSSA… senza però lanciare la tazzina nel camino tipo bicchierino di vodka… se non altro perchè non ho un camino!

Caffè 2) E’ un caffè che dipende dalla giornata di mia madre… se lei si sveglia presto, prima che io scenda… prendo un sorsetto del caffè mentre le dico che “combino oggi”, se torno per pranzo, quando torno… e cose del genere… caffè di solito preso con la borsa già sulla spalla e le chiavi in mano!

Caffè 3) E’ il caffè delle mie giornate scuolastiche… quello che prendo con le colleghe della prima ora di scuola… abbiamo due bar… uno quello più gradito… perchè ci fa sedere ai tavolini senza farci pagare nulla in più, a patto che le tazzine ce le portiamo noi… e quello che sostituisce il bar numero 1 nel giorno di chiusura! Bar preso solitamente sghignazzando sulle ultime nefandezze dei ragazzi e prendendo in giro il prof. di ed. fisica!

Caffè 4) Nei giorni scolastici… è il caffè che le bidelle portano a metà mattinata… è orribile… dolcissimo… ma è caldo… e a scuola fa freddo! Di solito è preso con il collega di matematica e le colleghe di sostegno, nel corridoio fuori l’aula… mentre i ragazzi fanno merenda… è un po’ la nostra merenda… e per quanto possa essere cattivo le poche volte che è saltato ci è dispiaciuto ASSAI!

Caffè 5) Nei giorni di scuola è il caffè che prendo subito dopo l’uscita… perchè i ragazzi mi hanno stravolto… lo vado a prendere sul corso… e mentre vado verso il bar guardo con sguardo languido le vetrine più costose! Ma è un caffè saltuario… infatti anche quando vado a scuola può essere facilmente sostituito… da…

Caffè 5bis) E’ il caffè che nei giorni in cui vado prima di mezzogiorno in redazione prendo appena arrivo… portandolo verso la scrivania libera… in attesa di sapere “di che morte morire!” E’ un caffè di gruppo… ma silenzioso… man mano che arriviamo quasi tutti ci prendiamo un caffè e ce lo portiamo verso la scrivania! Sperando che non sia la stessa!

Caffè 5Tris) E’ il caffè che prendo quando la sera prima mi hanno già dato un incarico al giornale… e l’incarico prevede che io sia per strada… o in qualche posto… lo prendo di solito di fronte alla meta… perchè ho l’abitudine di arrivare sempre con 10 minuti d’anticipo… giusto il tempo di un caffè! (ehm… mi scuso per il “tris”)

Caffè 6) E’ il caffè che prendo quando torno a casa… che sia un po’ prima…dopo la scuola… e nel caso dopo aver fatto un po’ di spesa… o un po’ dopo quando vado al giornale… ha un orario variabile… ma spesso è tra i più rilassanti della giornata… non è sinonimo di riposo… ma di calma senza dubbio!

Caffè 7) Ovunque sia… qualsiasi cosa stia facendo… diciamo che,ora prima ora dopo, il caffè 7 è quello post-pranzo! E quello ci vuole… o rischio di cadere in catalessi! A casa… in redazione ovunque sia… di solito è preso mentre guardo… e commento… il tg! Di qualsiasi ora si!

Caffè 8) Ehm… ormai questa è una condanna… è il caffè dell’uomo occhialuto… lo prendo in incognito con tutti amici in incognito… d’estate può sembrar normale prendere il caffè con gli occhiali da sole… ma d’inverno?!!!?

Caffè 9) E’ il caffè che prendo prima di cambiare il mio mantello e diventare traduttrice!!!!! Di solito è un caffè che dura molto… lo faccio dopo aver preso la traduzione affidatami… e me lo bevo lentamente… beh… non tanto lentamente… dciamo per la durata di 2 paragrafi!

Caffè 10) E’ il caffè che prendo prima di dare ripetizioni… se l’allievo è grandicello… lo prendo all’inizio della lezione con lui/lei!

Caffè 11) E’ il caffè della nottata… lo prendo solo e solo se… devo fare la nottata… non mi tiene sveglia più del previsto… ho sempre dormito poco… e sono solo 10 anni che ho questo rapporto d’amore con il caffè… ma è simpatico prendere un caffè o qualcos’altro di caldo quando si è stanchi! Il caffè trova solo più facilmente compagnia!

Caffè 12) Caffè della visita 1… e il caffè che faccio appena qualcuno viene a casa… a volte… ottimizzando i tempi… quando bussano al citofono io preparo la macchinetta… quando bussano alla porta… l’accendo… mentre si tolgono i cappotti lo zucchero… mentre glielo porto uno degli ospiti mi rivela di essersi messo a dieta… o aver scoperto di avere la glicemia alta… e mi chiede di portarglielo senza zucchero… e allora…

Caffè 13) Caffè della visita 2… è il caffè senza zucchero per quello con la glicemia alta!

Caffè 14/15) Caffè della visita 3 e 4… quello che a detta degli ospiti “ci vuole proprio”

Caffè 16/17) Caffè della visita 5 e 6… è quello che suscita ammirazione negli ospiti per quanti caffè gli vengono offerti…

Caffè 18 ) Caffè della visita 7… incoronata reginetta della Kimbo… presidentessa onoraria dell’associazione caffeinomani italiani… è il caffè in cui finalmente mi ricordo… di togliere la tazzina amara per l’ospite glicemico… peccato… perchè dal salotto mi arriva la sua voce che dice: “A me basta caffè!! Grazieee!”

Ecco! Questo è il mio rapporto con il caffè… non li prendo tutti in una giornata… ma ammetto di prenderne diversi… buffo… perchè mentre al di fuori della mia famiglia sono quella “caffeinomane di Godot”, nella mia famiglia sono nella norma… anzi…c’è chi ne prende moooltiii di più! Eh già… io nella mia famiglia… sono conosciuta come quella del “Tea”! 😀

Aggiungi un posto in macchina che c’è una buca in più!

Che vuol dire che non era così la canzone!!! Beh… voi la tavola… io la macchina!!! Oggi… nel vano tentatvo inconscio di trovare un altro lavoro… ho provato a fare l’autista… macchè dico autista… la tassista!!! Anzi… il carro attrezzi… ma no… qualcosa di più e qualcosa di meno… cioè?! Cioè!

Cioè, le strade di Napoli e dintorni son quel che sono… anche al tg oggi lo dicevano… inoltre sono innondate di “monnezza” anche se questo al tg non lo dicono più, per far vedere che qualcuno… (ehm… chissà chi?!) qualcuno ha risolto il problema… mentre invece, differenziata sì… ma sempre per strada è l’immondizia!!! Certo… è differenziata, ora… ma è sempre per strada! Comunque… non tergiversiamo… il problema si presenta per un po’ tutte le provincie campane, anche per quella placida cittadina dove vado a inculcare nelle menti di poveri pargoli indifesi… come si dice “Come si dice?” in Inglese!

Comunque (noterete che “comunque” è stato eletto intercalare del giorno!) Comunque eccomi che scorazzo su quel catorcio del mio fido macinino… e penso a Samuel… perchè quasi quasi non mi ricordo più che faccia ha… effettivamente sono un paio di settimane che sono proprio stracarica di cose, inutili, da fare! Quando… tintadindodaaatintitntintttaaatta… ehm… sarebbe la mia suoneria… o meglio… non la mia… perchè io non suono… quella del mio cellulare! Rispondo… è la collega di storia dell’Arte… “Gooodooot… sono rimasta in una buca… mi è saltato qualcosa… aiutamiii vienimi a prendereee!!” Io rispondo di sì… perchè sapevo che sennò mi sarebbe toccato stare in due classi… e le dico di aspettarmi… faccio inversione a U e vado a recuperarla…

Una volta al sicuro… dalla burrasca la mia collega… ossia una volta che è salita in macchina… andiamo verso la mia prima meta… ossia… la casa della collega di sostegno in cinta… per recuperarla prima di andare a scuola visto che non riesce a guidare… caricata la collega in stato interessante… zigzaghiamo allegramente verso scuola… zigzaghiamo perchè la strada sembrava una forma di emmenthal con tutti quei buchi… e noi  “automobilisti” sembravamo piloti di rally… la collegha di arte mi faceva anche da navigatore… “Attenta, Godot, a sinistra, più in là, c’è una buca, c’è una buca!” Arriviamo davanti scuola… molliamo nel solito bar la collega futura “mamma” e andiamo a parcheggiare… 3 strade più in là! Ma mentre andiamo… tintadindodaaatintitntintttaaatta… cellulareee!!!! E’ il prof. di matematica… anche lui finito in una buca! “Ma se sei già a scuola… vengo a piedi!!!” Ricordo però che non sa nuotare… e non è lontanissimo dalla zona parcheggio… “Aspetta…arriviamo!!!” La sua “GRANDE punto” si è giocata la sospensione o giù di lì!!! E al pit-stop non hanno potuto far nulla! Lo carichiamo… e zigzaghiamo di nuovo!!! Posiamo il mio “fido macinino” che tante buche ha sapientemente evitato… e andiamo verso il bar… dove la collega è già al secondo cornetto 😯 “Mi sentivo solaaa!” ha commentato davanti alle nostre espressioni sconvolte… poi si è girata… e ha detto: “Ora voglio una graffe… questa non è per solitudine… è per fame!” Beata lei… forse forse… nel mio caso… è stato meglio aggiungere un posto in macchina e non a tavola… o altrimenti… mi mandava in banca rotta… fortuna che ha pagato il collega di matematica per sdebbitarsi!!! Eh già… però… qualcosina doveva offrirlo anche al fido macinino… che ne so… un croissant al diesel… un caffè macchiato con l’olio dei freni… insomma qualcosa… una sorta di “premio fedeltà!” 😉

Figaro qua Figaro là! Una tragedia quotidiana risolvibile grazie a Piero Angela!

Oggi parliamo… di PARRUCCHIERI!!! Ehm… so… da commenti vari… che alcuni di voi diranno: “Parrucchieri?! Esistono queste creature mitologiche?!” Quindi scendiamo nello specifico… PARRUCCHIERI… Coiffeur pour Dames!

Oggi mi guardavo allo specchio… stupita di non autotramutarmi in pietra come Medusa… e pensavo al fatto che vorrei tanto tagliarmi i capelli… tanto tanto… ma il mio rapporto con i parrucchieri è sempre andato a fasi alterne… amore e odio si sono sempre bilanciati… così che un mese io ero disposta a sottomettermi ai più infami colpi di spazzola… il mese dopo avrei voluto uccidere il parrucchiere di turno con l’infame colpo di spazzola di cui sopra!

Di Parrucchieri… ne ho conosciuti tanti! Quanti? Tanti!

1) C’era la tizia che quando ero bambina… mi faceva venir voglia di andare da lei con il salvaggente… per la quantità di acqua che mi faceva bere durante lo shampoo…

2) C’era quello che, in un’altra città, in un’altra regione, un po’ più grande ma sempre bambina aveva la figlia che era in 3 elemenare con me… e uscivo con i capelli peggio di prima perchè andavamo a giocare nel cortile…

3) Poi c’era quello che usava prodotti con la sua foto sopra… boh…

4) Poi c’è stato il parrucchiere di mia zia… poveretto… che eseguiva tutti gli ordini di mia zia… e mi guardava attraverso lo specchio strabuzzand gli occhi!

5) Poi c’è stato Figaro… che è molto bravo MA non vuole che gli si dica come farti i capelli… perchè lui… è FIGARO… e non accetta consigli da clienti che non fanno  i parrucchieri! Ehm… ma… ma io… così… lasciai Figaro… ne trovai un altro…

6) Ma il nuovo parrucchiere mi salutava con “ciao bella”… e io odio che mi si saluti con “ciao bella”… e VeniVidiWc lo sa… e tornai da …

7) Figaro… poi Figaro si sposò (Le famose nozze di Figaro) e fece in modo che la moglie lavorasse con lui… la moglie aveva i capelli giallo mimosa… e voleva per forza mettere le mani sui miei capelli… e io cambiai di nuovo parrucchiere…

8) Ci fu il parrucchiere occhialuto… ok non è vero… ma ogni volta non posso farne a meno di nominare l’omino occhialuto!

9) Ci fu quello che mi passava la piastra… e si prendeva 30 euro… ma io a casa ho la piastra e l’ho pagata 20… e così tornai da…

10)  Figaro… specificando che io no mi tingo i capelli… quindi… vaderetro enorme MIMOSA! Figaro dovette prendermi troppo sul serio sulla questione del vaderetro… perchè… dopo un mese… si mollò con la MIMOSA… e caddè in depressione… così in depressione che con lui tutti i ciuffi finivano sotto il naso… ma io non ci vedevo… e cambiai di nuovo parrucchiere…

11) Andai da quello che iniziava ogni frase con: “Vuoi comprarti un prodotto!?” ma io non ne volevo di prodotti… cambiai di nuovo parrucchiere…

12) Entrai in un nuovo salone… e mi ritrovai… la figlia di Figaro: “Sì, papà mi ha aperto il salone… ma a me non piace!” E allora… dato il suo scarso entusiasmo io uscì… e andai non da Figaro… ma

13) Andai in Inghilterra… voi direte: “Esaggerata… per una messa in piega!!!” Ma non era per la messa in piega che ero andata lì… ero andata a trovare una mia amica… e m trovai di fronte a casa sua… e dopo che lei mi aveva fatta sistemare nella stanza degli ospiti…affacciatami alla finestra… vidi che di fronte c’era un salone di parrucchieri… FUCSIA! Ehm… era tutto FUCSIA… anche il maggiolino davanti alla vetrina era FUCSIA… le divise delle phoniste erano FUCSIA… i capelli della propietaria erano FUCSIA… e anche parecchie ciocche delle clienti che uscivano erano FUCSIA!

Al vedere tutto questo Fucsia… pensai a Figaro… tornata dall’Inghilterra… senza capelli FUCSIA… tornai anche da Figaro… gli chiesi di tagliarmi i capelli… lui mi chiese: “COME?!” Ed io lo guardai esterefatta!!! Pensai anche… “Mi chiede come?! O mi ama… o ha bevuto!” Era l’ultima… Figaro era un po’ brillo… infatti dopo che io gli risposi disse… “Ma lo sai che io li faccio come voglio io!” Io pensai: “E allora che me lo chiedi a fare!” Mi tagliò i capelli… il taglio era orribile… il  colore per fortuna era il mio… ma prima o poi… arriveranno i capelli bianchi e dovrò ricorrere ai ripari… e penso a Figaro… che mi fa i capelli del colore che vuole lui! E rabbrividisco al pensiero… e così penso… CERCASI NUOVO FIGARO DISPERATAMENTE!!! Ma vorrei un nuovo Figaro… un Figaro affidabile… che si ricorda che se mi fa l’onda… io mi ritrovo con i capelli come Medusa nel giro di 15 minuti… voglio un Figaro vero… come quello di cui parla Piero Angela:

Il Figaro è quel parrucchiere canterino che è bravo bravissimo, e che porta anche “a te fortuna a te fortuna” perchè è di qualità… là làlàlà là làlàlà! Lui è il factotum della cittàààà! Fortunatissimo Fortunatissimo per verità! Ma soprattutto che non ha evoluzioni in FigaroSposus… in FigaroMollatus e in FigaroUbriacus…

Insomma… io voglio un Figaro che mi faccia fare la cliente… e non l’assistente sociale!

A Natale puoi? Alcune verità… e svariate menzogne!

Eccoci qui… tornata dalla due giorni che poi è diventata una tre giorni di festeggiamenti Natalizi! A Natale si è già detto… e anche scritto… si è tutti più buoni! Ma che succede se ti “pagano”… poco e a fasi alterne… ma ti “pagano” per essere cattiva??? Proprio così! Prima Verità!

Quelli più affezionati tra voi… sapranno che collaboro con alcuni giornali… soprattutto per la mia grande capacità di allungare il brodo! I giornali sono piccoli… e di poca importanza… ma certo è che non mi hanno “arruolato” tra le loro file… o essendo giornali… tra le loro colonne… per essere “buona”! E devo dire… che per una certa cazzimma insita nella mia persona… mi riesce anche benino sparare a zero sui poveri malcapitati! Seconda Verità!

Così ogni tanto qualche furto al cimitero… qualche convegno politico… qualche sagra paesana… ma soprattutto… quello per cui sono “famosa” in redazione… “critica teatrale”! Così eccomi tra i più fetenti delle pagine culturali… sventro spettacoli e corali come niente fosse e non per cattiveria pura… sono sincera! Tutto qui! Terza Verità!

Altri si ricorderanno che lavoro anche a scuola. Quarta Verità! A scuola una delle mie colleghe mi aveva invitato ad un concerto di Natale tenuto dalla sua corale… Quinta Verità! Assicurandomi: “Siamo bravissimi!” Prima menzogna! E poi chiedendomi: “Perchè non vieni in qualità di critico… ti ho letto sai! Avere una buona critica da te sarebbe fantastico!!!”

Ed eccomi davanti a un quesito che nemmeno Salomone sarebbe stato in grado di risolvere… anche per tagliare in due la collega non serviva!!! CHE FACCIO??? Eh già! Perchè in questi giorni mi sono crucciata per tutto il tempo… professionalità… o amicizia… andando io abbastanza d’accordo con la suddetta collega? E’ vero… a volte sono stata un po’ più tenera… ma mai buonista… non sono fatta così… non aspiro all’amore di tutti o forse non sarei single… (sempre che io non sia una racchia pazzesca e voi non lo sappiate…) Io voglio sentirmi bene con me stessa… ho un orgoglio fortissimo… esagerato spesso e volentieri… ma non mi accontento… guardate un po’ il “non accontentarmi” dove mi ha portato con il libro… credo che probabilmente non lo pubblicherò mai!

Il non andare sarebbe equivalso alla morte sociale… per modo di dire… andare… mi  avrebbe messo in seria difficoltà!

Farmi schifare… o non farmi schifare… This is the question! La soluzione? Eccola qui! Oggi ho detto al giornale che non ero disponibile… mi hanno chiesto perchè… io ho detto che avevo delle visite da fare. Seconda Menzogna: ma se avessi detto che andavo ad un concerto il redattore-capo mi avrebbe chiesto di recensirlo. Poi sono andata al concerto. La collega si è avvicinata e mi ha detto: “Sono felice che tu sia qui. Allora che fai… sei qui come amica o come stampa?” Ed io ho risposto: “Come amica. Al giornale non mi hanno dato il permesso di scrivere la recensione.” Terza Menzogna! Al che lei ha risposto: “Non preoccuparti sarà per un’altra volta. Prendi posto che iniziamo!” Quarta menzogna… hanno iniziato dopo 40 minuti.

Ho preso posto. La bambina dietro di me cantava: “Mi scappa la pipì” e alla fine, dopo 40 minuti di attesa… proprio quando stava per iniziare veramente… ha urlato al padre: “PAAAAPA’!!! Devo andare in bagno!!!” Ehm… evidentemente si è suggestionata da sola! Comunque… il concerto è iniziato. E menzogna o no… io sono stata felice di non essere andata lì in qualità di critico. Perchè? Perchè mi sono goduta lo spettacolo! Allora erano bravi? Vi chiederete voi… NO! Erano stonati… si muovevano fuori tempo… Luci e audio facevano contatto… i microfoni rimbombavano… i costumi erano vestiti di Carnevale di cattiva qualità… E sbagliavano la pronuncia dei titoli stranieri… e spesso sbiascicavano le parole.

Allora? Semplice… sono veramente andata lì come amica (Sesta Verità) se fossi andata lì per “lavoro” mi sarei dovuta passare una mano sulla coscienza e scrivere la verità… magari indorare la pillola… ma dire la verità! Settima Verità!

Dopo lo spettacolo invece la collega/amica si è avvicinata e mi ha chiesto: “Voglio un giudizio serio! Da esperta… Com’era?” E mi guardava con gli occhi speranzosi. Se fossi stata lì in veste “ufficiale” l’avrei ferita… e invece ho potuto sorridere e dirle: “Bellissimo. Complimenti. Mi sono divertita tantissimo.” Quinta Menzogna! O forse è una verità? Infondo è vero… che mi sono divertita… è vero che ha diritto a ricevere i Complimenti… per l’impegno… e tutto il resto… sì, non era Bellissimo… ma a Natale… per essere tutti più buoni… sarà pur concessa qualche menzogna per far contenti gli altri! Qualcuno dirà: “Ti richiamerà al prossimo spettacolo… e dovrai mentire ancora!” No… non mentirò… non la stroncherò perchè è una personcina a modo… e soprattutto non è una “professionista”… le dirò un’altra verità: “Guarda che mi pagano per essere cattiva. Per questo non recensisco mai gli spettacoli di amici e parenti. Se vuoi vengo. Vengo volentieri. Ma non in veste lavorativa.”

Perchè allora sono amareggiata? Non so… paradossalmente… sotto le feste… finisco sempre per essere un po’ giù… saranno tutte queste BALLE che dico per far contenti gli altri… com’è che nessuno ne dice per far contenta me?

Behind the scenes! Quello che succede nel backstage di un successo!

Eh già! Venerdì sera GRANDE RECITA DI NATALE PER  I PARGOLI AFFIDATI ALLE MIE AMOREVOLI CURE! Questo il titolo del successone dell’anno! Ehm… ok… non era questo il titolo… il titolo era il solito: “Natale in Casa Cupiello – Remix” Ehm… Remix perchè ci abbiamo messo qualche canzone e qualche balletto qua e la negli intervalli! E Godot… fedele al suo nickname teatresco era LA REGISTA UNICA E MODESTISSIMAMENTE INCONTRASTATA REGINA DEL DIETRO LE QUINTE! Vabbè… sarà il caso di darmi una regolata… e partire dal principio!

In principio… c’era il teatro della scuola… ma quelle fetenti delle maestre elementari ci hanno proibito di usarlo per i nostri luridi e infidi scopi… quelle di eclissarle con la nostra grande recita!

In secondo luogo… ossia dopo il principio… c’era la saletta – teatro della chiesa dei salesiani… molto più piccola e molto più fredda… ma che vuoi farci???

Godot… che non ha mai abbandonato il sogno di fare la despota con un gruppo di attori si è autoeletta REGISTA UNICA… dopo che l’insegnante di musica commentò: “Cos’è un proscenio!?” Ehm… vabbè!

L’insegnante di artistica si è autoeletta scenografa… dopo che l’insegnante di musica ammise: “Sono daltonica!” Ehm…

L’insegnante di tecnica e quella di italiano si sono autoelette costumiste… dopo che l’insegnante di musica confessò: “Non so tenere un ago in mano!” Ehm…

L’insegnante di matematica si è autoeletto fotografo… dopo che l’insegnante di musica chiese: “Il flash dove si mette???” Ehm…

La suddetta insegnante di musica si è occupata della… musica! E siamo stati tutti contenti! Compresa lei che ha commentato: “Lo so fare lo so fare lo so fare!!!” E ci credo… sei andata al conservatorio per questo!!!

Comunque tutti voi… che non fate parte di Hollywood/Brodway and so on…come la sottoscritta… (sì come no! Il bello è crederci!)… non si possono rendere conto della MOLE di LAVORO che si deve fare nel backstage! Dalla preparazione al durante al dopo… MA CHI ME L’HA FATTO FARE?????

La parte precedente è molto semplice… basta trattare i ragazzi come reclute di un esercito… urlargli: “Ai vostri posti!!!” ogni due minuti… incollare le buste degli inviti per i genitori… stare tre quarti della giornata a telefono… e comprare due panettoni da mettere su un tavolo a fine recita!!!!! E anch’io come la prof. di musica ho detto: “Lo so fare lo so fare lo so fare!” Anche senza aver fatto il conservatorio! 😀

Il mentre… IL MENTRE… IL MENTRE! Eh già… quella è la parte difficile!!! Perchè i ragazzi si sa… sono ragazzi… e qualcosa deve andare storto! Così… Lucariello è inciampato nel pantalone quando alzatosi dal letto si stava rivestendo… Concetta ha perso il pentolino con la colla facendolo finire oltre il palcoscenico… Tommasino si è dimenticato le battute… lo zio Pasquale invece di prendere una forchetta per minacciare il nipote per essere incluso nella lettera ha preso… UN PIATTO!!! La figliola scellerata continuava a confondere amante e marito!!!! Tutti e tre… Lucariello/Tommasino/Zio Pasquale si sono dimenticati i regali per Concetta sul palcoscenico… e poi dovevano rientrare… con i regali… E QUI SONO INTERVENUTA IO DA DIETRO LE QUINTE!!! Eccomi furtiva vestita completamente di nero… con passamontagna nero… e dico sul serio… in faccia… e stile koken del teatro no, entrare sulla scena prendere gli oggetti dimenticati e – tra gli applausi del pubblico – riportarli ai “distratti” attori!

Alla fine  i genitori erano contenti… i pargoli anche… noi stanche ma molto più rilassate… e ci siamo tutti diretti nel refertorio del convento per la conclusione a “Tarallucci e vino!”

Ed ecco le recensioni delle autorità in loco… (non nel senso di affittuarie… ma nel senso di autorità sul posto!)

PRESIDE: “Buono questo pandoro!” (Ma non l’hanno fatto i ragazzi…)

SEGRETARIA: “A me è piaciuto il ninja!” (Ehm… in realtà ero io… e non ero un ninja, ma un koken!)

PRESIDE: “Buono anche il panettone!” (Come sopra)

MAMMA 1: “Mia figlia è stata bravissima… il protagonista una sosa!” (Ehm, signora… sua figlia ha confuso due volte marito e amante!)

PRESIDE: “Ma le professoresse non mangiano niente!?” (Ma il preside aveva fame???!!!!)

SEGRETARIA: “Chissà chi era il ninja? Sapete chi fosse il ninja?” (Ehm… ero io… ed ero un KOKEN!)

PRESIDE: “Ma ai bambini è stato dato qualcosa da mangiare?” (Ehm… i bambini si sono tuffati a pesce sul buffet… quindi!!!)

MAMMA2: “Mio figlio è stato bravissimo… gli altri non so!” (Vabbè signora… è vero… suo figlio è stato bravo… ma arrotondiamo per eccesso!)

PRESIDE: “Quasi quasi faccio il bis!” (Ma perchè lo vieni a dire! Fallo e zitto!)

MAMMA3: “Chi era la figura in nero alla scena dei regali…la morte? un ladro???” (No signora… non era la morte, non era un ladro… ero io!)

SEGRETARIA: “No signora… era un ninja!!!” (Nooooooo! Non ero un ninjaaa!)

PRESIDE: “Un ninja!!! Vuoi dire uno di quei samurai giapponesi!?” (Numero 1… ninja e samurai non sono la stessa cosa… numero 2… ma c’eri alla recita o sei venuto solo per il buffet?… numero 3… NON ERO UN NINJA!)

MAMMA4: “Le mie figlie sono state bravissime con le coreografie… la recita devo dire…  che mi ero distratta!!!” (Signora… le sue figlie hanno ballato per 2 minuti e 50 secondi… ha dormito tutto il resto del tempo?)

PRESIDE: “Bravi bravi tutti bravi! Ora ci vuole qualcosa con cui brindare!” (Pensa di essere all’osteria!?)

MAMMA5: “Veramente sono stati bravi questi ragazzi… molto bravi… molto molto bravi… tutti tutti!” (Ho capito signora… lei è miope e non ha riconosciuto chi fosse suo figlio sul palco!)

SEGRETARIA: “Certo che hanno un po’ stonato i cantori!” (Ehm… ma questo la prof. di musica: Lo sa fare lo sa fare lo sa fare!)

PRESIDE: “Beh… effettivamente!” (Vabbè… ma se sono stonati lei più di tanto non può fare!)

E mentre i critici teatrali confrontavano le loro opinioni… il caos… il prof. di matematica, addetto alle fotografie!… è arrivato di corsa… mi ha preso in disparte e ha confessato: “Cavolo!!! Mi sono dimenticato di accendere il flash!”

Forse forse era meglio far fare le foto alla prof. di musica!!!

Colloquiando Colloquiando… se solo trovassimo la giusta colonna sonora!

Periodo di colloqui… il momento fatidico è arrivato anche ai Salesiani!!! E a questo punto ci vorrebbe un rullo di tamburi o un “Tadadadan!”
I colloqui… mi mettono sempre una certa ansia, nonostante ormai da qualche anno a questa parte io riesca con un certo successo a tenere i miei genitori alla larga dalla scuola! 😀 Sbaglio o in sottofondo sento una caterva di “Perchè???” Perchè insegno a scuola non ci studio più! 😀
Se il “perchè” invece si riferiva alla mia ansia… (se ci fosse un palcoscenico ansia da palcoscenico) perchè c’è sempre un putiferio durante i colloqui… e qualcosa va sempre storto! 😦
E ora con la mia sfera di cristallo di boemia (mentre c’è un sottofondo di risate, ovviamente registrate, perdonatemi… ma lo stress ha sempre questo effetto deleterio sui miei neuroni! Sui miei 3 neuroni!) dicevo… come nelle migliori tradizioni dei chiromanti (???) facciamo un salto nel tempo… diamo un’occhiata a quello che accadrà tra circa un’oretta!
Sottofondo di… boh?! Qualcosa che si addica alla situazione!

Godot… dopo aver parcheggiato a spina di pesce in un parcheggio orizzontale pur di far entrare la macchina… va verso la scuola… ombrello alla mano… (tuoni in sottofondo)… passa davanti al solito negozio… e si appiccica alla vetrina perchè il commesso E’ TANTO CARINO!!! Ma il negozio è chiuso… e visto che con il suo sguardo laser (colonna sonora di superman) non riesce a scorgere il commesso nel retrobottega… Godot si SCOLLA dalla vetrina e prosegue verso scuola!
Arriva al passaggio pedonale… davanti alla scuola… deve attraversare… dovrebbe attraversare… vorrebbe attraversare… (sottofondo di macchine da F1)… dopo 10 minuti RIESCE ad attraversare! 😀
Entra a scuola… e litiga con l’ombrello che non si chiude! 😀 (colonna sonora di Rocky)
Le si affianca il prof. di Matematica… che con sguardo rassegnato segue la lotta con l’ombrello! Alla fine Godot riesce a ficcarlo nel portaombrelli in segreteria… e tra l’esultanza generale… si avvia con il prof. di Matematica verso la classe… (colonna sonora di Stanlio e Olio)… arrivano alla STANZA DELLE TORTURE (musica stile film di Dario Argento)… cioè la classe adibita per dare le PEGGIORI notizie ai genitori!
Ci mettiamo tutti in cerchio… attorno la cattedra… stile setta o famigliola un po’ macabra! (musica degli Adams) e attendiamo i poveri/poveri/poveri genitori! 😀
Genitore n°1… fa il suo ingresso con la musica di FORUM! La prof. di Latino cerca un martelletto… ma non c’è! Così decide di arrangiarsi… il figliolo è un mezzo delinquente… non studia… minaccia i compagni… vuole fare a botte con l’insegnante… e l’insegnante di Latino è una SUORA!
Genitore n°2… entra a tempo di marcia funebre… il figliolo non studia… è tranquillo ma ha preso 3 “4” in due settimane! Gli facciamo le condoglianze e lo rispediamo a casa!
Genitore n°3… appena entra si sente in sottofondo il MINUETTO!!! La figliola è di quelle ragazze che ha il fazzoletto di pizzo nel polsino… e i capelli luuuunghiiii e bioooondiiii… ovviamente la SECONDA della classe… il genitore cerca di tenerci in ostaggio per sapere perchè la figliola non è la PRIMA della classe!
Genitore n°4… liberatici del genitore n°3… entra il n°4 a tempo di POPOV il soldato della steppa… ovviamente il Genitore è russo! E lo ricorda continuamente… anche il figlio è russo… ma non si ricorda da che città viente… il fatto che però annuisca quando il padre dice: “DAAA CAPISCO DA!” Ci fa presupporre che abbia idea di che significhi “DA!”

INTERVALLO… CON LA MUSICA DELL’INTERVALLO TELEVISIVO CLASSICO O CON QUELLA DEL PRANZO E’ SERVITO ARRIVA LA BIDELLA CON IL CAFFE’!

Genitore n°5… sul sottofondo del valzer del Calabrone… entra il padre più pomicione di tutta la scuola… con lui tutte le prof. diventano “belle signore” e tutti i prof. diventano “amico!” Il figlio ha la stessa tendenza e lo diciamo!
Genitore n°6… entra in classe è urla: “All’albaa viiinceroooooooò!” Avrete capito che il babbo della PRIMA della CLASSE!
Genitore n°7… ha la maschera e il suo nome è TIGRE… TIGERMAN! E’ il genitore più litigioso… se ai due gemelli mettiamo 5 e 6 non va bene… se mettiamo 6 e 6 nemmeno… se mettiamo 9 e 9 nemmeno… o siamo troppo severi… o troppo buoni… o troppo troppo! La colpa è nostra! Poi ci supplica… almeno uno… almeno uno… fatelo andare bene… quale sia “almeno uno” dei due gemelli non lo sappiamo… sono identici!
Genitore n°7 bis… è la moglie el genitore n°7… entra e urla al maritooo… la macchina è in doppia fila!!! Ci sono i vigiliiI! Poi si gira verso di noi e dice: “Non dategli retta…!” Noi ci facciamo subito convincere
Genitore n°8… 8) eh già… con in sottofondo il padrino entra l’omino occhialuto… che lascia la figliola fuori perchè non vuole che la figlia “sappia troppo”… MMM!!! E’ un pochetto inquietante!

Di genitori ce ne sono tanti altri… ma chissà perchè questi 8 sono quelli che mi mettono più PAURA! 😀

Sior e siori accorrete tutti per la grande recita di Natale!

Eh già… oggi riunionona eccezionale  a scuola per decidere di che morte dovranno morire i genitori il 22 Dicembre… GIORNO DELLA GRANDE RECITA DI NATALE!!!

Riunione spostata al mattino perchè il pomeriggio a scuola sembra di stare al polo nord e si sa che a detta del Preside: “Non possiamo mica accendere già i riscaldamenti… li accenderemo a metà Novembre!”

Qualcuno più sveglio di altri ha risposto: “Oggi è il 18  Novembre, la metà è passata” E il preside ha risposto: “AH mica fa tanto freddo allora… io pensavo fossimo a inizio Novembre… suvvia un paio di settimane potete resistere”

E infatti noi resistiamo… con le stalattiti sotto il naso, i ragazzi che sembrano tutti omini Michelin per quanto sono imbacuccati… ma noi RESISTIAMO! Ciò non toglie che dovendo decidere quando fare una riunione abbiamo deciso di farla a mezzogiorno… volevamo anche bruciare la carta della fotocopiatrice al centro della sala professori pr riscaldarci… ma Sandra, la segretaria non è stata d’accordo!

Comunque la riunione ha avuto inizio! Ehm… non avete ancora capito? Quando parlo di riunione e scuola… aspettatevi l’apocalisse!

Perchè nessuno sarà mai d’accordo con nessuno… è geneticamente impossibile che l’insegnante di lettere e quello di matematica siano d’accordo su qualcosa… a meno che non sia il voler silurare l’insegnate di sostegno! Il tutto solo durante i consigli… perchè poi facciamo tutti fronte comune contro il preside, i genitori… e a volte anche contro i bambini! 😉

Comunque… io in qualità di “egregia imponentissima altissima purissima levissima” rappresentante ho dato il via alla riunione, solo dopo che, ahimè, è stata bocciata la mia mozione di essere chiamata “egregia imponentissima altissima purissima levissima”… e aver giurato eternamente tremenda vendetta ai colleghi che si sono rifiutati di chiamarmi “egregia imponentissima altissima purissima levissima”!

Nel suo CAPPOTTINO MALVA la prof. di Matematica ha detto subito… trasfomiamo i bambini in numeri primi! Io ho chiesto… che ci sarebbe di natalizio? Lei: “Niente…ma sarebbero numeri primi che cantano canzoni di Natale!”

In effetti non fa una piega! Comunque ci ha pensato il prof. di Italiano, con la sua SCIARPA NERA, ROSSA E BIANCA a bocciare il tutto… “No, ci vuole qualcosa di più originale” Qualcosa che evidentemente il prof. di italiano non provvede ma a ideare!

La prof. di Religione, suora quindi quella con il soprabito più sobrio… ha detto: “E se riproponessimo Natale in Casa Cupiello?”

Prof. di Ed. Musicale con il suo BOLERINO ROSA: “No! Ogni anno Natale in Casa Cupiello! Facciamo un Musical!” 

TUTTI: EVVAI BELLO IL MUSICAL! CHE MUSICAL???

Prof. di Ed. Musicale: “non so… voi proponete e io provvedo!”

Ecco che la prof. di ed. tecnica, con la sua FASCIA DI LANA VERDE MELA, in testa ha detto: “Facciamo Sister ACT!” Bocciata! A detta della prof. di Musica è troppo difficile…

Intanto un ritmo incessante si sentiva in sottofondo… erano i miei denti che battevano tra di loro per il freddo!

E’ arrivato il prof. di Ed. Fisica, con il suo CAPPELLO CON IL PUFFO, e ha detto: “Grease!” Tutti in coro: MAVALA’ TROPPO DIFFICILE, E I COSTUMI, E POI NON C’ENTRA NIENTE CON IL NATALE!

A questo punto dovevo proporre anch’io, con i miei CALZETTONI A RIGHI (che però almeno non si vedevano ad occhio nudo!)… e ho detto: “Natale? Christmas Carol di Dickens!” Tutti hanno annuito…e io ero contenta… per circa due secondi ho pensato che mi volessero bene… che la MIA idea sarebbe stata accettata!

NO! La prof. di Matematica non ama Dickens… le mette tristezza, quella di arte non saprebbe come fare le scenografie… etc. etc.

Poi è arrivato il suggerimento del Preside… “Se facessimo la Natività!?” Ehm… ma la fanno quelli delle elementari… E lui ha annuito… Niente Natività! Ma poi ha aggiunto: “E se facessimo una parabola?!” Lo abbiamo guardato tutti storto, compresa la suora… e lui si è stato per la prima volta da quando lo conosco ZITTO! Ci voleva una standing ovation, ma mi si erano congelate le giunture!

Risultato??? I genitori, ancora una volta, assisteranno a “Natale in casa Cupiello… intervallato dalle canzoni di Sister Act” MMM… ma perchè sottoporre a terribile tortura i genitori che sin da ora non sanno che scusa inventare con i figli per svincolarsi dalla recita di Natale… certo NON possono dire ai figli:

1) Non posso venire… il cane mi ha mangiato il calendario e non mi ricordo quando è la recita!

2) E’ improvvisamente morto il cugino del cognato del suocero di mio padre… e allora sono dovuta andare al funerale

3) Figliolo… ho avuto il mal di pancia tutto il giorno quindi non sono potuto venire alla recita!

E poi anche noi insegnanti… ma ora possibile che devo insegnare la pronuncia delle canzoni di Sister ACT per NATALE IN CASA CUPIELLO!!!! Non ci azzecca niente!

Comunque… quel che è fatto è fatto… la prof. di Artistica si sta già dando da fare con gli inviti… domani inizieremo con la pronuncia delle canzoni… e speriamo bene! Alla materna l’anno scorso L’arcangelo Gabriele è tornato a casa con il sangue che gli usciva dal naso!

Certo che De Filippo non pensava che sarebbe stato tanto odiato solo per una recita di Natale!

Le enciclopedie dei padri ricadono sui figli!

Eh sì! Quale figlio non ha mai dato la colpa dei genitori dei propri insuccessi (o successi, dipende poi dal punto di vista)?

Anche la storia, la letteratura, il cinema, lo sport e la musica sono piene di “figli” che “incolpano” i padri.

E diciamoci la verità… hanno pure ragione! Eh sì! Questi padri! Mai una volta che si facciano gli affari propri!

E così:

Alessandro Magno: Arrivò a conquistare tutto il conquistabile (anzi anche di più visto che all’epoca erano convinti che il mondo finisse un “tantinello più in qua”! Ma il PADRE, ucciso non si sa da chi, continuava a perseguitarlo. Come? Beh… prima di tutto si diceva che dietro i mandanti ci fosse stato Alessandro stesso (in realtà c’era la mamma di Alessandro… ah queste mogli!) e poi i veterani del suo esercito continuavano a fare il confronto tra  i due macedoni (no, no, no! Non si fa il confronto!)

Cesare Borgia: Ehm! Direi che nel suo caso… era tutta la famiglia ad avere un bel po’ da incolparsi a vicenda…certo è che essere figlio di un PAPA! (senza accento, o sarebbe stato “papà” e non ci sarebbe stato niente di strano!)… comunque poco dopo la morte del PAPA AlessandroVI… Cesarino fu fatto fuori poco alla volta… ma senza via di scampo dal nuovo PAPA… (che è sempre senza accento!)

Amleto: Beh… in quel caso, il padre è un grandissimo rompiscatole (sei morto! Scusa piglia due catene  e vai a fare il fantasma da tuo fratello Claudio, così gli viene un infarto, crepa e tu sei vendicato) e la madre, la moglie del defunto padre… era una gran brava donna! Che speranze credevate avesse Amleto di essere un tantino sano di mente!

Eduardo De Filippo: Il papà, Scarpetta (non quella di Cenerentola, il commediografo) una ne sposava e cento ne faceva… di donne… fatto sta che sebbene un grande artista… il figliolo non sprizzava tutta questa allegria!

Alexandre Dumas (figlio): Già il fatto che non si trova un libro, o un’enciclopedia dove Dumas (figlio) non sia catalogato come Dumas (figlio) è tutto dire! E’ che cavolo! Scrivi i tre moschettieri, ma perdinci metti a tuo figlio un nome diverso dal tuo! Che poi la mamma fosse la “vicina di pianerottolo” del padre… la dice lunga!

Beh! Insomma… tutti i figli non potranno mai fare a meno di avere sulle spalle gli “errori” dei genitori… i genitori che leggono penseranno: “Beh! E’ poco a confrono… noi abbiamo sulle spalle tutte le spese!” Questo è vero! Ma devo dire che in quanto figlia mi sento di giustificare i figli… poi semmai io dovessi avere un pargolo… un Godot jr!… allora ci rivedremo con un altro post!

E il titolo? Chiederete voi… Eh sì! Nel titolo si nasconde il perchè di questo post… ieri dopo i pranzo luculliano della domenica… io figliola volenterosa mi sono messa ad aiutare il “babbo” a rimettere in ordine una “nota enciclopedia” (nota soprattutto per il peso dei volumi) nella sua biblioteca… io ho tolto i libroni… o spolverato gli scaffali… e poi lui doveva metterli in ordine perchè come la mettono gli altri non gli piace… quindi a me il compito di passargli i volumoni… e a parte il fatto, ovvio, che ora ho il bicipite di braccio di ferro… sappiate che ho anche i riflessi di Zoff! Eh sì! Perchè è stato proprio grazie a quei riflessi che quando il volume “PAO-PZ” è “scivolato” dalle mani del “babbo” io mi sono tuffata per evitare che il volumone “PAO-PZ” ammaccasse l’adorato parquet della “mamma”… risultato? Due lividi sugli avambracci che non vi potete immaginare! Eh sì! E’ per questo che “Le enciclopedie dei padri ricadono sui figli”… specialmente se questi non si scansano!

La domanda è: Ma senza noi bamboccioni attorno… i padri come farebbero a dare la colpa a noi delle ammaccature sul parquet?