Il litigio del secolo! Piero Angela dillo ai giornali scandalistici!

Ebbene sì… se qualcuno di voi… dopo la storia di Biancaneve &co. pensava ancora che fossi una placida personcina, una personcina a modo… vi sbagliavate! E così si sbagliava anche il mio redattore con cui ho avuto una furiosa litigata!!! Perchè?

Ora vi spiego… ovviamente non sono Montanelli (voi direte: “sapevamo già che non eri Costanzo e che non eri neanche Cary Grant… perchè vuoi continuare a deluderci!?”)… non sono neanche Hemingway (il che è una cosa positiva visto che non ho intenzione di uccidermi!)… io faccio il mio lavoro placidamente nella nostra rivistuccia placida e caruccia anche un po’ patinata… e allora? Direte voi? Sappiamo che sei precaria… sappiamo che sei l’apoteosi del precariato con 1003 lavori e pochi soldi in tasca… molti di voi saranno nella mia stessa condizione… precari… poveri… schiavi di quelli che hanno il posto fisso! Beh! Eccolo… è lui… il mio redattore-capo (attenzione perchè al -capo ci tiene parecchio!)

Tutto normale… se non fosse che il redattore-capo è (riparte la musica di Super Quark)

Il redattore-capo è quell’uomo sui trenta che fa il piacione con le “redattrici non capo” per poi mandare battutine del tipo: “Se esci con me ti promuovo”… Il redattore-capo durante la fase dell’accoppiamento che dura finchè la redattrice non cede è onnipresente, spesso vicino alla macchinetta del caffè, e con la monetina pronta si esibisce nella danza dell’accoppiamento dal titolo: “Sono il redattore-capo e ho due euro per il caffè”. Quando la redattrice cede… il redattore-capo è contento… fino a quando la redattrice non vuole convolare a nozze… allora si deprime, perde i capelli, mette le camice a quadri ed evolve da redattore-capo a direttore di un giornale di provincia… quando la redattrice non cede, il redattore-capo non è contento e dice alla redattrice che si è montata la testa, che si è sognata tutto e si esibisce nella danza della morte: “Ti dico gli orari sbagliati così alla conferenza arrivi di corsa”

Piero Angela sarà contento di essere continuamente citato da me! 😀

E dopo questa nota di colore… torniamo a noi! Vi sembra normale che il tizio in questione ti dia numero di battute etc etc a mezz’ora dalla messa in stampa… alla messa in stampa di un mensile?

NOoooOOO! Ed ecco che tutto il nostro estro creativo si è espresso! Certi epiteti (e dico epiteti per non scadere nel volgare) che non avevo mai sentito!!! Risultato: niente che volete… ora sono qui, di Sabato sera a lavoro! Fortuna che almeno dal mio computer posso fare quel che mi pare nei tempi morti! Mi capita spesso di lavorare nei weekend ma mai dopo un litigio così furioso! Dolci pulzelle… non mescolatevi mai troppo con i vostri diretti superiori o potrebbero rovinarvi MOLTI weekend!

Però non è giusto, specie pensando che ho il blocco dello scrittore e che mi ci vuole il doppio del tempo per scrivere rispetto al solito!!! 😦

Lo dico al mio Strizzacervelli!!!

Intrigo internazionale a Londra!

Chiariamo subito non sono Cary Grant… il che è peggio che non essere Maurizio Costanzo… e questo non è il film di Hitchcock… Non ci saranno inseguimenti di poveracci con l’aereo… o mitra spiegati (almeno non in mia presenza) nemmeno etc… neanche etc!

Questo è quanto mi è accaduto (non caduto come capisce ogni volta la vecchia zia M.) qualche anno fa in uno dei miei viaggi nell’isola Britannica.

E’ stato l’ultimo viaggio prima del rivoluzionamento del bagaglio a mano! Anzi… proprio durante il rivoluzionamento del bagaglio a mano.

Ma partiamo dall’inizio… arrivata a Londra e dopo che il portiere del residence aveva perso il toto-nazionalità scambiandomi prima per austriaca, poi per francese e poi per egiziana (boh?) mi sistemai placidamente in quella bicocc… ehm  nella suite reale!

La suite reale, come ogni suite reale, affacciava… sulla strada! Ero nella zona Sud di Londra e… niente di particolare, i primi due giorni passano placidi andando in giro e facendo amicizia con i ragazzi del piano di sotto (tra cui devo dire uno mi piaceva un pochetto).

Era circa la terza (o forse la quarta) notte che stavo lì… dormivo… sognavo George Clooney al nostro matrimonio (ehm)… quando ci fu un gran baccano! Mi svegliai, imprecai, chiusi la finestra, mi riaddormentai.

Ed ecco che il giorno dopo, svegliatami, lavatami, vestitami… esco e… su tutti i giornali c’è la notizia:

ATTACCO TERRORISTICO SVENTATO, I COLPEVOLI ARRESTATI NEL SUD EST DI LONRA

(ovviamente era tutto in Inglese, perchè avrebbero mai dovuto scriverlo in italiano???)

Terroristico? Colpevoli? Sud Est di Londra!!! Ero praticamente vicina di casa del terrorista modello! Quello che non ti rompe le scatole finchè non viene arrestato!

Ed ecco che le mie vacanzuole si trasformarono in un incubo… perquisizioni varie… cambio delle normative sul bagaglio a mano (ed io avevo tre valige da 20 chili l’una)… cambio delle normative in generale… altre perquisizioni… (a quanto pare ho una faccia poco raccomandabile)… controllo della polizia al nostro residence! (Questa poi fu una sorpresa… poi scoprimmo che il portiere, che non aveva ancora vinto al TOTO-TUTTO, aveva dei traffici illeciti e che non riguardava il terrorismo)

Ma la cosa che mi fece incavolare di più fu l’obbligo di presentarsi due ore prima del volo all’aereoporto… e io avevo l’aereo alle 7 e 30 di mattina… ora non sono una matematica… ma questo significa che dovevo essere almeno alle 5 e 30 all’aereoporto! MA STIAMO SCHERZANDO!?

No non stavano scherzando! Risultato: Feci una tirata tra pub dell’ultima sera, locale notturno (anche un po’ equivoco secondo me) e aereoporto passando solo un attimino a caricarmi i miei valiggioni sulle spalle… anche se per arrivare all’aereoporto dovetti fare una corsa pazzesca… e tra una cosa e l’altra quasi quasi perdevo l’aereo! Menomale che non era Alitalia… oppure… ero ancora là! 😉

Niente inseguimenti, ma quasi quasi perdevo l'aereo!
Niente inseguimenti, ma quasi quasi perdevo l’aereo!!!

Quei gentiluomini di una volta!

Questa volta siamo un po’ più seri del solito. Oggi all’età di 83 anni è morto Paul Newman. Ricordo che da bambina vedevo i suoi film, in compagnia di mia mamma, film deliziosi nella loro semplicità.

In questo mondo di veline e vallette, di tronisti e calciatori che confondono congiuntivo e congiuntivite, quei film, pieni di buoni sentimenti, ci mancano non poco. Film dove essere seducenti non significava essere volgari. Essere innamorati non era banale.

A Paul Newman e a tutti quei “gentiluomini di una volta”, quali Cary Grant, Gregory Peck e Rock Hudson va il mio grazie, per aver allietato un’infanzia che altrimenti sarebbe stata molto più triste.  Per avermi insegnato a ridere delle cose più semplici e per avermi fatto passare tanti pomeriggi e tante serate seduta sul divano, affianco a mia madre.

Un gran bel signore!

Un gran bel signore!