There is a “bullet” in the school!

Ok! Niente panicoo… No panic!!! 😯 Non è quel che sembra!!!!

Ma andiamo con ordine… oggi sono andata a farmi le mie porcEHM… buone 6 ore a scuola! E cercando cercando di svincolare dai tentacoli del preside che si avvicinava a me mormorando: “Vieniiii che ti affido anche l’altraaaaaa sezioneeeee….!!!” sono arrivata in seconda! (non la marcia… l’auto!)

Oggi… riepilogo generale… e conversazione! 😀 Perchè chiacchierare in inglese fa sempre bene! E così… parla parla… arriva il momento in cui mi avevano detto praticamente TUTTO… della loro famiglia… della festa di carnevale… etc. etc.

E così ecco la fatidica domanda… chiedo a tutta la classe: “And what about school?!” E mi ritrovo i ragazzi che mi guardano così

😯

Mmm… la cosa non mi convinceva… e così… insisto! E insisto e insisto… finche A. non sbotta… sempre in Inglese:

“There is a bullet in the school!”

😯

Questa volta la faccia stravolta era la mia! A bullet!!! 😯 A bulllllllleeeeetttttt!!!!! 😯  A BUUULLLLEEETTT!!! 😯

E così ho chiesto che “bullet!” ci fosse nella scuola! E invece di  rispondermi con un frase del tipo:

“A gun bullet!” mi hanno detto: “D. The bullet!” ehm! 😯 D. era un nome di un ragazzo! Eh già… per i miei studenti:

Bullet = Bulletto

Ora… tranne il fatto che sono scoppiata a ridere dicendo: “Ma buuuuuuuulleeettt è palloooottolaaaaaaaa!!!” E tranne il fatto che S. ha risposto: “Beh, si è un po’ a pallottola… infatti il prof. di ed. fisica vuole farlo mettere a dieta!” 😯

ERM… ehm… dicevo… questo D., ha 17 anni, è stato bocciato diverse volte ed è venuto ad anno inziato… e a quanto pare è un bullo di prima categoria… mmm… mi ricorda il bulletto dell’anno scorso!!! Così chiedo che cosa ha fatto… e vengo a scoprire che si intrufola nei bagni delle ragazze e le spaventa… così esco… vado nella classe del bulletto… e mi presento!

E chiedo spiegazioni di quanto è successo… lui sbaglia perchè non si alza… solo perchè “LUI STA IN PIEDI!” ma si avvicina con fare minaccioso e risponde con un “E mmo tu che vuo’!”

E così mi presento… mi presento nella mia forma migliore 👿

“Caro D., tu non mi conosci. Io sono stata la prof. di questa classe prima del tuo arrivo. Vedi, è meglio non farmi arrabbiare, è meglio accontentarmi quando ti chiedo di non entrare nei bagni delle ragazze. Perchè sono cattiva, e quel che è peggio è che sono felice di esserlo! Perchè altrimenti, prima farò sì che passerai pomeriggi interi a studiare e a fare compiti extra che io stessa avrò preparato, poi se non dovesse bastare ti farò sospendere… intanto telefono ai genitori! E ora siediti, altrimenti ti interrogo su tutto il programma di tutte le materie… e non fiatare… a meno che tu non lo faccia in maniera educata! ORAAAAA!!!”

Eccolo lì… l’ennesimo bulletto… seduto e con la testa bassa! Quello che non capisco… è perchè i colleghi continuino a perdere il controllo di certe situazioni!? Insomma… 17 anni, ok… è più grande dei soliti studenti… ma non per quello puoi farti trattare uno schifo e fargli fare quello che vuole! No?!

Forse sono io che sono fatta male, magari sono veramente cattiva… ma i “Bullet!” non vanno scansati… vanno però trattati con un certo polso… altrimenti è finita! Le pallottole invece… quelle sì… meglio scansarle!

Un registro calibro 99 per la specialista!?

Ok! Premettiamo che nei giorni scorsi ho visto un’intervista di MariaStella Gelmini… un nome una garanzia… spesso di incompetenza ma che volete che vi dica… premettiamo che “Diaro di Scuola” di Pennac mi è piaciuto assai! Premesso questo… vi espongo i fatti… ma prima l’argomento del giorno: “Il bullo!”

MariaStella Gelmini in questa intervista diceva che ovviamente il ministero dell’istruzione doveva pensare alle famiglie più che alle strutture scolastiche… sbagliato! Perchè il ministero dell’istruzione lo dice il nome, dovrebbe preoccuparsi dell’istruzione dei ragazzi, con rispetto e con la piena collaborazione delle famiglie, ma senza farsi comandare da queste… se non altro perchè per lavorare a scuola ci vuole l’abilitazione, per fare il genitore no!

Ma voi saprete… ricorderete… immaginerete… che la Gelmini non sia nelle mie simpatie… e sottolineamo che a me, personalmente, i suoi provvedimenti non mi sfiorano, quindi non parlo perchè spinta da risentimento personale. Semplicemente, mi sembra una che di scuola non ne sa nulla, nemmeno come ex-studentessa… troppo mediocre per essere la prima della classe, troppo per bene per essere uno dei somari di Pennac… insomma… una dei tanti della massa!

Parliamo del bullo… non un bullo proforma come quello di Pennac, proprio un bullo vero! Quello di una delle mie classi! Lo stesso bullo che ha precedenti per taccheggio e simili! E parliamo della sua famiglia… una famiglia perbene… ma io dovrei sottolineare che secondo me il livello di “perbene” di una famiglia non si misura dal conto in banca! Comunque… diciamo che non sono delinquenti!

Bene… con me il bullo è sempre stato “misurato”… perchè per dirla come E. una ragazzina di famiglia “non perbene” secondo gli standard della scuola, io “non ho paura di nessuno! E siete più tosta di quello che uno può pensare!”

Che è successo?! Niente… niente di inaspettato almeno… ho dovuto sospendere il bullo! Perchè?! Perchè sebbene misurato nelle mie ore non lo è stato nell’ora di un’altra prof. e ha avuto l’infelice idea di non essere “misurato” proprio mentre io ero nell’altra classe che facevo una supplenza! Il suo non essere misurato è arrivato a limiti inauditi… ossia a una ragazza in lacrime perchè minacciata dal bullo di nefandezze varie, un’altra che si è presa un ceffone dal suddetto bullo e alcuni ragazzini di una classe dell’elementari che trovandosi sulla strada del bullo, che sembra stesse scappando dalla scuola si sono sentiti minacciare e spintonare!

Allora C. la  collega che era in classe, è corsa nella mia di classe urlando: “Il bullo sta scappando… si deve fermare!!!” Io avrei tanto voluto dire, l’hai fatto scappare tu recuperalo… ma non è carattere… così sono corsa per le scale ho portato il bullo in segreteria, dove L. il segretario maschio della scuola gli ha impedito di uscire! Mi sono beccata qualche parolaccia… e senza scandalizzarmi, ma incavolata come una iena, anche perchè la ragazza che ha avuto il ceffone è diversamente abile, gli ho detto di darmi il numero di casa, lui ha detto che non lo ricordava, perchè il bullo non è altro che una versione moderna del guappo di cartone… ma L. l’aveva registrato! Così abbiamo chiamato a casa, ma non c’era nessuno, io ho lasciato detto a L. di chiamare finchè non rispondevano, e mi sono letteralmente trascinata il bullo in classe! Lì ho trovato il muro del pianto! E C. la collega che aveva assistito a tutto che mi vede e dice: “Ho finito l’ora, ora tocca a te!” Grazie, avrei voluto dirle, ma mi sono trattenuta… il bullo a quel punto però era ingestibilie… perchè aveva fatto la sparata e quindi si sentiva forte… così forte che ha detto: “Mio padre è il XXX di XXX… è amico del preside… non vi mettete contro di me professoressa!” e ha sbagliato… perchè la mia risposta è stata: “Chiedi scusa alle tue compagne e non azzardarti mai più!” Lui per tutta risposta ha dato un calcio al banco vicino… mentre stava in piedi… spingendolo verso un compagno che però l’ha scansato… e allora preso il registro ho firmato la mia prima sospensione… notificandogliela subito!

Intanto è arrivato il padre… che saputo della sospensione non ha potuto dir nulla… però poi ha detto: “Allora questa settimana vai a dormire da zio”. Questa settimana vai a dormire da zio?! Ma scusa! E’ stato sospeso! Fagli un cazziatone!!! Almeno uno!!! Così la sospensione resta una cattiveria inutile, non è una punizione per un comportamento sbagliato! Comunque sono risalita, già perchè son dovuta scendere con il bullo in segreteria, comunque sono risalita e mi son sentita dire da tutti i ragazzi: “Prof. menomale che c’eravate voi…” “Prof. però ora non è che ve ne mandano!? NO!?” “Prof. io ho detto tante volte alla prof. L. di questa cosa, del fatto che minacciava un po’ tutti, perchè lei è vecchia. è la prof. d’italiano, ed è la coordinatrice della classe. Mi ha risposto che papà è un delinquente… e che la famiglia del Bullo invece è perbene!” Quest’ultima frase me l’ha detta E. e… mi ha fatto imbestialire come non mai!

E’ vero E. è figlia di un delinquente, anche i fratelli sono in carcere, e scrive “quotidiano” con la “C” quindi “Cuotidiano”, non va bene a scuola e spesso non fa i compiti, spessissimo chiacchiera e uno la deve riprendere di continuo… però… non lo si deve fare per il padre o i fratelli… ma perchè chiacchiera e si distrae… o perchè non fa i compiti… il bullo fa esattamente le stesse cose, in più se la prende con i più deboli, forte della sua famiglia “perbene” consapevole che quella famiglia lo proteggerà… e che non gli toglierà mai la Playstation3 e l’Xbox…

Per me i ragazzi sono uguali… spesso come dico a loro, Va a discapito di tutti, perchè sono severa, ma non si può certo dire che faccio favoritismi, il primo della classe deve lavorare come l’ultimo… uno può scendere e l’altro può salire, non ho preconcetti, perchè i ragazzi infondo sono un po’ come plastilina, non sappiamo ancora cosa ne verrà fuori… magari la prima della classe di oggi, domani si farà tatuare tutta la schiena si metterà uno spillone nel labbro e diventerà una cantante rock… l’ultimo della classe potrebbe metter la testa al posto suo…domani stesso e tra 10 anni essere ministro!

La Gelmini dovrebbe capire che fare l’insegnante, non è un concorso di popolarità! L’insegnante non è famoso tra le famiglie… magari viene anche un po’ schifato… perchè la famiglia non deve essere la sua prima preoccupazione… nemmeno l’ultima… solo in funzione dei ragazzi… se la famiglia ha problemi, certo, si deve aiutare il ragazzo… ma questo non significa far governare la scuola dalla famiglia! Io sono l’insegnante buffa… eccentrica… e spesso severa… però i ragazzi inconsciamente, anche se mi mandano gli accidenti per i compiti… inconsciamente vengono da me… quando non hanno capito la Storia, quando non sanno come e quando si usano le doppie, e come nel caso della ragazza minacciata dal bullo in fuga, per dirmi che quello stesso bullo la tampina e la minaccia da tre giorni… e che sì! L’ha detto al preside… ma lui ha detto di non preoccuparsi! Alla mamma?! Non l’ha detto spaventata… e mi ha chiesto di dirglielo io… e così ho fatto… così che per qualche giorno l’accompagneranno e la verranno a prendere.

Ovviamente preside, preti e suore, lavorando io ai salesiani, mi hanno  guardato storto… e lo fanno tuttora… la coordinatrice didattica si è data alla macchia… non sono certo popolare al momento… però non mi interessa, spero che la sospensione riesca a inculcare nella testa del bullo che certe cose non le può fare… che non è il padrone del mondo… perchè il padrone del mondo non lo spacca… spero che la ragazzina si senta più protetta… spero che tra qualche anno E. sia diventata una gran donna, che magari scrive come si deve, intanto quando usare la Q e quando usare la C gliel’ho spiegato e l’ha capito! Magari al prossimo assegno di punizione per qualche marachella mi manderà qualche accidente… però spero che da grande lei come tutti gli altri si ricredano e capiscano che se a me, a differenza che a qualche altro collega, non interessa essere famosa e celebrata tra famiglia e ragazzi come la più simpatica del reame… è solo perchè a ME importa veramente di loro… dei primi della classe come dei “somari” giusto per tornare a Pennac!

E lo so che questo post non è divertente nè altro… ma infondo… come il tango di Antonio… e come il clown… anch’io forse sono un po’ triste dentro… ogni tanto la maschera, il nasone da clown ecc. va anche tolto.