Avere 2 piedi in 1 scarpa… se sei un 1000piedi significa avere 500 scarpe!

Vi ricordate di quando qualche mese fa ho avuto il mio primo e ultimo momento di depressione “bloggoso”! Bene… preparatevi perchè eccovi il secondo e ultimo momento di depressione “bloggoso”… che poi avrete capito che la parola “ultimo” viene aggiunta per pura scaramanzia!

Premettiamo che non sono una persona che si lagna particolarmente… anche se spesso vi racconto le mie grane… ma quelle sono più che altro per ridere… però… però! Però!

Però devo dire… che se Godot non si lamenta moltissimo…  il mio alter-ego il cui nome è… regolarmente scritto all’anagrafe (credevate che vi dicessi il mio nome mandando all’aria il mio ANONIMATO?! Tzè!) dicevo?! Ah sì… il mio alter-ego con nome registrato all’anagrafe… è ancora meno lagnoso… anche perchè… mmm… ogni volta in vita mia che ho provato a lagnarmi mi è arrivato uno “sganascione” figurato o letterale non indifferente da una parte o dall’altra

Quindi diciamo che ho presto compreso l’equazione –> Lagnanza+sganascione= meglio far finta di esser contenti!

Però quando ci vuole ci vuole! Ecco vi ricordate quando vi ho detto/scritto che avevo tanto ma proprio tanto da fare?! Se non ve lo ricordate… allora si prescrivono 3 compresse di fosforo al giorno… perchè ve l’ho detto/scritto solo ieri!

Comunque… è da un po’ di tempo che m’interrogo sui pro&contro di fare tante cose “contemporaneamente!”

Dovrò pur scegliere prima o poi?! Beh sì… ma poi come si fa a scegliere e a esser sicuri… no perchè nessuna delle opzioni possibili comporta una qualche sicurezza economica se non EVENTUALMENTE tra 10 anni o giù di lì!

Quello che però non mi aspettavo era che la fregatura venisse dalla famiglia… che è successo?!

Premettiamo un paio di cose sulla famiglia… sulla MIA famiglia… per quanto “pazzerella” sia la mia stessa famiglia… i miei genitori, gli esemplari più normali della specie… approvano solo la mia attività d’insegnante… assolutamente non sono d’accordo con il giornalismo… la scrittura e nemmeno con la traduzione più o meno letteraria che sia!

Per loro escluso l’insegnamento è tutto un passatempo che avrei dovuto lasciare da molti anni, visto che ormai ne ho 27… ergo mi avvicino ai 30! Per mia madre… nella stessa categoria vanno le ripetizioni private… senza contare che quelle sono le mie uniche entrate più o meno stabili!

Così… così… visti i numerosi impegni di questi giorni… ahiahiahi… non ho avuto tempo di andarmi a mettere a nuovo per il compleanno di 40 anni di uno zio… il mettere a nuovo per mia madre significa messa in piega manicure e vestito fresco fresco di negozio! Vestito che detto tra noi… è difficile trovare in 2 minuti con le mie risorse economiche! Quindi?! Beh… non essendo delle mie zone la Fata Turchina… ieri… sotto ESPRESSA richiesta di mia madre… non sono andata al suddetto compleanno! Perchè presentarmi in tailleur… o jeans… o in abbigliamento non adeguato avrebbe, secondo la sua visione di vita: “Suggerito alla famiglia il tuo MENEFREGHISMO nei confronti del 40esimo compleanno di zio ***… facendo fare una figuraccia a tutti noi!” 😯

Premettendo che non mi stavo avviando con le toppe addosso… ma con un semplice completo e con una semplice scarpa con il tacco… certo… non ero pronta per le sfilate di Parigi e Milano… ma alla fine era un compleanno!!! Ma il dramma erano proprio le scarpe… mmm… no! Non erano a bocca di coccodrillo e con i buchi nelle suole… erao solo  troppo banali! Mmm?!?!?!?

Il fatto è che secondo me il menefreghismo è solo una questione di punti vista! E’ vero che forse avrei dovuto andare a comprare un vestito… completo di scarpe… che comunque mi avrebbe svuotato il conto in banca… ed è vero che l’avrei fatto…MA! Ma non ne ho avuto il tempo… e non per menefreghismo… non secondo me almeno! Era proprio colpa dell’orologio che non aveva nessuna intenzione di rallenare per stare ai miei comodi!

Ma i motivi del mio menefreghismo… erano… non tanto le ore a scuola… ma le ore perse al giornale e vicino al computer e a “scarabbocchiare” per il libro…

E allora mi è venuta l’illuminazione… la definizione “bamboccioni” è stata suggerita dalla generazione precedente alla nostra… non è stato Padoa Schioppa a inventarsela, perchè è quella la visione di noi che hanno i nostri genitori… la loro rivoluzione (sessantottina nel caso dei miei) ha gettato un’immensa luce sulla loro generazione… ma è proprio questa luce a rendere spaventose le ombre del nostro periodo!

In poche parole?! Il precariato è tale solo perchè per i nostri predecessori post-sessantotto… era tutto luminoso. Si sono trasformati in copie… molto più disorganizzate… della generazione precedente alla loro… della generazione che combattevano! Loro hanno combattuto per i loro sogni… ma se noi facciamo altrettanto… siamo pazzi o egoisti!

Loro si sono ribellati perchè noi potessimo… essere uguali a loro… come loro erano uguali ai loro genitori. In poche parole?! La loro è stata solo una rivoluzione come quella di Masaniello… ossia una rivoluzione pro-forma che non ha cambiato nulla… ci ha solo rifornito di belle canzoni!

In poche parole?! Nulla… avrei risolto tutto se avessi avuto più paia di scarpe… ed essendo io un’esperta del tenere due piedi in una sola scarpa… è normale che il numero delle mie scarpe sia dimezzato rispetto alla media! NO?!

Scusatemi immensamente lo sfogo… che volete che sia… domani tornerò all’allegria che mi caratterizza… intanto?! Ehm… scusate devo correre ho ancora delle ripetizioni da fare, un articolo da scrivere, dei compiti in classe da correggere e magari un capitolo del libro da scrivere… beh su quest’ultimo punto… proprio magari! 😀 Ma chissà forse oggi mi andrà meglio, infondo ho sempre pensato che la tristezza fosse fisiologica dello “scrivere”!

Udite Udite gente… la mia giornata “libera”!

Lunedì… giornata LIBERA!!! E voi subito m’immaginerete… senza volto… perchè non mi conoscete…ma che perdo tempo spostandomi da un letto a un divanetto… da un divanetto a una poltroncina… da una poltroncina a una sediolina! Il tutto in una sorta di stato soporifero!

E invece no! 😦 Perchè la mia giornata libera è lavorativa… ehm… sì lo so sembra un paradosso… ma è così! Vi spiego… anzi no… meglio raccontarvi come andrà oggi la mia giornata… così che voi possiate capire quello di cui parlo!

Ore:7.30 Godot viene svegliata dalle urla dei vicini di sopra… quando come ogni mattina decidono di fare “pace” Godot preferisce uscire! Il tutto imprecando contro chi non ha fatto pareti e soffitti insonorizzati!

Ore: 8.30… Godot arriva al bar solito! Quello che di solito la vede prendere il caffè con le colleghe della scuola… il tutto per mandare il crisi il barista che ogni volta si vanta di sapere i nostri orari… e infatti il barista incomincia a balbettare: “Allora… siete venuta qua sabato… venerdì… giovedì c’eravate, sì? Mercoledì… avete offerto il cornetto alla segretaria di passaggio… martedì è il nostro giorno di chiusura… ma so che ci siete! Perchè a dicembre quando non chiudevamo voi venivate a prima mattina… e ora anche Lunedì… MA INSOMMA QUAND’E’ IL VOSTRO GIORNO LIBERO!!!????!” Io rispondo “MAI!” E lui contento della risposta, mi fa un caffè macchiato!

Ore 8.35: Godot… torna indietro… perchè il bar fuori la scuola è da tutt’altra parte rispetto alla sua “meta del giorno”… era andata apposta per rompere le scatole al barista! 😀

Ore 9.00: Godot arriva in redazione… è la prima… così prima che non c’è neanche il portiere… e così aspetta 15 minuti circa in macchina… guardando i 2 dipendenti molto carini dell’azienda vicina di parcheggio… arrivare di corsa perchè loro incominciano a lavorare come tutti gli altri alle 8 e 30!

Ore 9.15: arriva il portiere… che apre… e io sgattaiolo dentro… andando ad accendere tutti TUTTI i termosifoni!!! Poi mi posiziono alla MIA SCRIVANIA PREFERITA (perchè non abbiamo scrivanie assegnate noi comuni mortali… avendo tutti un portatile… ossia quella all’angolo… con la finestra di spalle e il termosifone di fianco! Che da il volto all’entrata dell’ufficio del direttore… direttore che ha l’abitudine di arrivare alle spalle di tutti… tranne di chi sta alla mia postazione del giorno…

Ore 9.30 Stile zombies incominciano ad arrivare tutti… ci spartiamo i compiti… una conferenza a te… una sagra a me… uno spettacolino a te… un concertino a me… questo politico a chi lo do? Io lo do alla befana che se lo tiene una settimana! EHm… scusate… volevo dire… ah sì.. ci spartiamo i compiti… così che quando arriva il direttore evitiamo che li assegni lui!

Ore 10.00 Arriva il direttore… tutti si genuflettono… tranne la sottoscritta che ha un problema con le figure autoritarie… ma che comunque dice “Buongiorno”… e tranne la segretaria… che ha la sciatica! Ovviamente il direttore vorrebbe assegnarci i compiti… fortuna che l’abbiamo già fatto… perchè ha un perverso senso del lavoro… volendoci assegnare le cose che ci piacciono meno… con me insiste perchè mi occupi di “Cronaca Nera” Io gli dico sempre “NO! La cronaca nera nO!” E lui… “Ma è bella!” 😯 Boh… a me non sembra, comunque se lo dice lui!

Ore 10.10 Scorazzo per la città per portare a termine il mio compito…

Ore 11.20 Finito il mio compito… Maria la mia vicina di scrivania… nel senso che si siede sempre accanto a me… perchè abbiamo la stessa età! (E con ciò?) Commenta: “Ma sei Mandrake!!!” E io gongolo…

Ore 11.31 Aspettando il numero di battute… scrivo questo post…

Ore  11.38 Posto il Post finito!

Ore 12.oo Arrivano il numero di battute… evvai!!! Oggi finisco presto… perchè è Lunedì… e… ho fatto in modo di tenermi il pomeriggio libero.

Ore 12.15 Vado via! EVVIVA! Tutti mi salutano con: “Beata te, che ora vai a riposarti!”

Ore 12.35: A casa!

Ore 12.50: Penso di avere fame… e vado all’avanscoperta in tutti i mobili della cucin!

Ore 13.15: Mi cucino qualcosa!

Ore 13.35: Mangio qualcosa… orario variabile dalla mia fame… e da cosa preparo!

Ore 14.00: Ripulisco la cucina… Vado a prepararmi…

Ore 14.20: Cerco nel mio armadio cosa mettermi… voi penserete… BRAVA! Vai a darti alla pazza gioia! E invece no!

Ore 14.45: Vestita… prendo il necessario per la battaglia e vado verso la scuola!

Ore 15.00 INIZIA LA BATTAGLIA!

E fu il caos… anche se effettivamente dovrei scrivere “E sarà il caos” Comunque… dal caos… ovviamente… non ci sono più orari che tengano… o che caos era?

Godot corre verso la riunione del consiglio di classe della PRIMA… siamo alla lettera A! Sgocciola i suoi voti e corre… verso la riunione del Consiglio d’Istituto… mette la firma… ascolta qualche lamentela… e poi dice: “Scusate ma c’è stato un disguido e mi hanno organizzato due riunioni in contemporanea… quindi farò un po’ la spola!” E corre verso la riunione del consiglio di classe della PRIMA… siamo alla lettera C! Godot chiede: “E la lettera B?! Io ho un po’ di problemi con B@#**!” Torniamo alla lettera B… tutti i colleghi avevano lo stesso problema… ma pensavano di essere gli unici e quindi onde evitare figuacce se l’erano tenuti per se… troviamo una mezza soluzione… ma proprio “mezza”… e passiamo alla lettera C… io sgocciolo i miei voti… visto che mi trovo anche quelli dell D… e poi Godot, in quanto eccellentissima, purissima levissima rappresentante d’istituto corre verso la riuione del consiglio d’istituto! Anzi porta con se le dimostranze della prof. di matematica… questo va avanti per tutto il resto dell’alfabeto… per tutte e 3 le classi delle medie… poi Godot prende le pagelle! E se le porta al Consiglio d’istituto… che poi si chiede…perchè lo chiamano “Consiglio” se sono solo “lamentele” e nessun “consiglio”? Comunque… loro si lamentano, Godot annuisce e intanto copia le prime pagelle… ovviamente post-datate… perchè il quadrimeste finisce solo a fine mese… infatti lascia qualche vuoto a qualche materia… quasi sempre ai ragazzi che non vanno molto bene… ma che non vanno neanche molto male… insomma quelli che possono recuperare in questa settimana! Finisce sapientemente la copia delle pagelle… finisce il consiglio d’istituto… schiva le madri delle medie che vogliono sbirciare sulle pagelle… mentendo spudoratamente e dicendo… “Non sono i voti… sono i dati anagrafici che sto già scrivendo!”

Quando tutti se ne vanno… fa i verbali delle riunioni… quasi quasi la prossima volta si prepara un prestampato… posa tutto nell’armadietto… sente la battuta della segretaria: “Tra un po’ ti mettiamo un lettino nell’atrio!” e Godot pensa che non sarebbe mica una cattiva idea! Torna a casa… e finalmente… si stravacca sul divano… vorrebbe prendere il telecomando…ma non riesce… perchè le si è addormentata la mano… prova con l’altra… ma le si è addormentato il braccio… pensa di usare i piedi… ma sente una chiave nella porta di casa… è Godotmadre… che era uscita la mattina… e arrivata davanti al divano guarda la figlia e dice: “Bello il giorno libero!”

Godot vorrebbe dire: “What’s giorno libero!” E spiegare alla madre che è un caso… che quando è uscita io fossi in pigiama… sul divano… e ora, sebbene vestita, sempre sul divano… ma le si è stancata anche la lingua! E tace… o avrebbe dovuto fare come quei banditori del MedioEvo… e dichiarare ad alta voce: “Udite Udite… Bamboccioni????! MA vorrei sapere: quando quelli della generazione precedente hanno avuto una giornata “Libera” come la mia!?!”

Ode al lavoratore precario!

Causa poco tempo a disposizione… causa blocco dello scrittore e… causa maltempo (ma che ci azzecca?), oggi vi sorbirete un poema!!!! Ok! Non è un poema… anzi non ha niente di poemico… forse qualcosa di polemico… ma questa non è poi una grande novità! Non rimerà e non avrà figure retoriche perchè scriverò questo CAPOLAVORO DELLA POESIA CONTEMPORANEA (e le tombe dei poeti si aprirono e presero Godot e se la trascinarono nell’Ade!) dicevo scriverò questo… questo… questo qualunque cosa sia… nei 5 minuti della pausa caffè! 😀

Ode a te! Lavoratore precario.

A te che sei la luce degli occhi del capo ufficio

A te che sei il fumo negli occhi del tuo genitore pensionato

Ode a te! ODE!

A te, lavoratore precario, chiamato bamboccione come fossi un ciccio bello

A te che sei molto più ciccio che bello

A te che quando ti insultano chini il capo e non parli… perchè la querela non te la puoi permettere

A te che sorridi se “mammà” ti porta la zuppa di latte a letto

Anche quando hai un grigio baffetto

Le toppe sul didietro e un danno al cruscotto

Ode a te! ODE!

A te che fotocopi e sgobbi e ti chiamano stagista

Solo per il gusto di non farti editorialista

Ode a te! ODE!

A te che vai a scuola, ma non devi diplomarti

A te che vai in ufficio ma non devi rassegnarti

A rimanere lì se non ti piace… perchè anche se ti piace allo scadere del contratto interinale

Te ne mandano lo stesso senza indugiare

Ode a te! ODE!

Che sarei sostituito da un tuo pari

Perchè il figlio del capo ha il posto fisso

E pure se ha la faccia di uno stoccafisso

E pure se qua “niscun ‘è fess’!”

Tu precario sei e precario rimani

Ode a te! ODE!

Che la pensione sarà una leggenda

Narrata di azienda in azienda

Ma come vuoi fare a pensionarti

Se già hai problemi ad impiegarti?

Ode a te! ODE!

Che credi a Babbo Natale per principio

Che prima o poi il posto te lo fa trovare

Sotto l’albero o all’agenzia di collocamento non importa

L’importante è aver la faccia tosta!

Beh… o cielo! Fa veramente schifo!!! Però ho rimato! 😀 E visto che una cosa così schifosa, ammetto, non l’avevo scritta mai… per vendetta… telefono a Samuel e gli dico che ho capito qual’è il mio blocco… BASTA PROSA DEVO DARMI ALLA POESIA!!!

E fu così che il blog scese a visite zero con effetto retroattivo! 😦

Vabbè bando alle ciancie se non l’avete capito sto inguaiata di lavoro… e visto che siamo tutti precari e affini  sgobbiamo fatichiamo e sudiamo mentre gli altri si prendono il merito e facciamo pure le figure di niente con i politici che non hanno voglia di parlare andandogli vicino e dicendo con le lacrime agli occhi:

“La pregoooo se non si fa intervistare mi cacciano!!!” Ehm… chissà chi lo ha fatto!? Eh già proprio io… ma che non lo so che prima o poi mi cacciano lo stesso… a volte mi chiedo se non sia il caso di giocare d’anticipo! Boh!

Comunque tranquillizzatevi gente… domani si torna alle solite cavolate! Cavolate sempre, ma almeno in prosa! 😀

Le enciclopedie dei padri ricadono sui figli!

Eh sì! Quale figlio non ha mai dato la colpa dei genitori dei propri insuccessi (o successi, dipende poi dal punto di vista)?

Anche la storia, la letteratura, il cinema, lo sport e la musica sono piene di “figli” che “incolpano” i padri.

E diciamoci la verità… hanno pure ragione! Eh sì! Questi padri! Mai una volta che si facciano gli affari propri!

E così:

Alessandro Magno: Arrivò a conquistare tutto il conquistabile (anzi anche di più visto che all’epoca erano convinti che il mondo finisse un “tantinello più in qua”! Ma il PADRE, ucciso non si sa da chi, continuava a perseguitarlo. Come? Beh… prima di tutto si diceva che dietro i mandanti ci fosse stato Alessandro stesso (in realtà c’era la mamma di Alessandro… ah queste mogli!) e poi i veterani del suo esercito continuavano a fare il confronto tra  i due macedoni (no, no, no! Non si fa il confronto!)

Cesare Borgia: Ehm! Direi che nel suo caso… era tutta la famiglia ad avere un bel po’ da incolparsi a vicenda…certo è che essere figlio di un PAPA! (senza accento, o sarebbe stato “papà” e non ci sarebbe stato niente di strano!)… comunque poco dopo la morte del PAPA AlessandroVI… Cesarino fu fatto fuori poco alla volta… ma senza via di scampo dal nuovo PAPA… (che è sempre senza accento!)

Amleto: Beh… in quel caso, il padre è un grandissimo rompiscatole (sei morto! Scusa piglia due catene  e vai a fare il fantasma da tuo fratello Claudio, così gli viene un infarto, crepa e tu sei vendicato) e la madre, la moglie del defunto padre… era una gran brava donna! Che speranze credevate avesse Amleto di essere un tantino sano di mente!

Eduardo De Filippo: Il papà, Scarpetta (non quella di Cenerentola, il commediografo) una ne sposava e cento ne faceva… di donne… fatto sta che sebbene un grande artista… il figliolo non sprizzava tutta questa allegria!

Alexandre Dumas (figlio): Già il fatto che non si trova un libro, o un’enciclopedia dove Dumas (figlio) non sia catalogato come Dumas (figlio) è tutto dire! E’ che cavolo! Scrivi i tre moschettieri, ma perdinci metti a tuo figlio un nome diverso dal tuo! Che poi la mamma fosse la “vicina di pianerottolo” del padre… la dice lunga!

Beh! Insomma… tutti i figli non potranno mai fare a meno di avere sulle spalle gli “errori” dei genitori… i genitori che leggono penseranno: “Beh! E’ poco a confrono… noi abbiamo sulle spalle tutte le spese!” Questo è vero! Ma devo dire che in quanto figlia mi sento di giustificare i figli… poi semmai io dovessi avere un pargolo… un Godot jr!… allora ci rivedremo con un altro post!

E il titolo? Chiederete voi… Eh sì! Nel titolo si nasconde il perchè di questo post… ieri dopo i pranzo luculliano della domenica… io figliola volenterosa mi sono messa ad aiutare il “babbo” a rimettere in ordine una “nota enciclopedia” (nota soprattutto per il peso dei volumi) nella sua biblioteca… io ho tolto i libroni… o spolverato gli scaffali… e poi lui doveva metterli in ordine perchè come la mettono gli altri non gli piace… quindi a me il compito di passargli i volumoni… e a parte il fatto, ovvio, che ora ho il bicipite di braccio di ferro… sappiate che ho anche i riflessi di Zoff! Eh sì! Perchè è stato proprio grazie a quei riflessi che quando il volume “PAO-PZ” è “scivolato” dalle mani del “babbo” io mi sono tuffata per evitare che il volumone “PAO-PZ” ammaccasse l’adorato parquet della “mamma”… risultato? Due lividi sugli avambracci che non vi potete immaginare! Eh sì! E’ per questo che “Le enciclopedie dei padri ricadono sui figli”… specialmente se questi non si scansano!

La domanda è: Ma senza noi bamboccioni attorno… i padri come farebbero a dare la colpa a noi delle ammaccature sul parquet?