L’arte di dare “cattive” notizie!

Salve gente… una prossima “novità” per me sta per trasformarsi in “cattiva” notizia per altre persone… e così… ma come si fa a dare “cattive” notizie e a farsi rispondere invece che con parolacce con risate, invece che con insulti con complimenti e  a trasformare le lacrime in lacrime di gioia?! 😕

Ecco a voi dei veloci consigli per apprendere a sfruttare al meglio “L’arte di dare “cattive” notizie!”

Il trucco è semplice… è quello del bastone e della carota, della notizia brutta e di quella buona, del poliziotto buono e di quello cattivo… ehm… no… scusate… insomma per ogni notizia dovete contrapporre:

  • una notizia meravigliosa
  • un effetto positivo della “cattiva” notizia
  • far sapere che c’è chi ha fatto peggio di voi
  • una notizia così cattiva che in compenso quella “cattiva” solo tra virgolette sarà buona!
  • e poi c’è sempre la possibiltà capocciata che possa provocare l’amnesia totale nel malaugurato fruitore della “cattiva notizia!”

Capito?! Mmm… forse è più chiaro con degli esempi:

1) Vi siete innamorate di un altro… bene! Per voi… per il vostro “futuro ex” un po’ meno… voi ditegli: “Caro sai mi sono innamorata di un altro, ma è brutto, basso, tirchio, grasso, brufoloso, antipatico, villano e i miei genitori non lo possono soffrire!” 😯 Lui troppo preso nella gioia di sapere che i vostri genitori tortureranno qualcun’altro… non si chiederà: “Ma questa ha proprio degli ottimi gusti?!”

2) Vi si è incendiata casa? Chiamate i vostri genitori e dite: “Mamma mi si è incendiato il palazzo… torno da voi a tempo indeterminato… ma sai che la vicina di casa se l’intende con il Comandante dei Vigili del Fuoco, che poi è un mostro che ha un naso che pare Pinocchio?! Beh… i dettagli te li racconto a cena!” Logorata dalla curiosità vostra madre si “dimenticherà” di mandarvi a quel paese!

3)  Siete stati licenziati?! Beh dirlo alla vostra metà può essere molto più gradevolse se dite: “Sai, hanno arrestato il capo per truffa e corruzione, così visto che la mia onestà correva il rischio di essere infangata ho deciso di FARMI licenziare… così che mi pagano anche il licenziamento… mentre il capo… QUEL maiale… marcisce in galera!” Magari quel Maiale… è alle Hawaii… ma tanto la vostra metà non lo sa! :mrgreen:

4) Per i più giovani… avete avuto un pessimo voto che vi candida automaticamente per la bocciatura?! Beh la scusa per i vostri genitori è ottima: “Sapete, sono incinta… (oppure se siete uomini ho messo incinta la mia ragazza)” e mentre i vostri genitori cercano di rianimarsi a vicenda… ridacchiando dite: “Scherzo!!! Però visto che non ho capito bene alcune cose…ho deciso di ripetere l’anno a scuola… MA risparmiate quest’anno sul “regalo di promozione”! Contenti??” Forse no… e qui entra in gioco la CAPOCCIATA di cui sopra! 😯

5) E’ morto il gatto che vostra figlia vi aveva affidato… dopo il classico: “E’ andato nel paradiso dei gattini dove ogni nuvola è a forma di sardina…” e il comprovato: “E’ in un posto migliore!” una mia conoscente ha provato una volta un “diversivo” … ossia mentre il defunto gatto giaceva chissà dove… lei diceva ai figlioli che era al veterinario… e intanto comprava e raccattava gattini su gattini…quando dopo 10 mesi e al quinto gattino la figlia minore le chiese dove fosse: “PUFTA!” (non chiedetemi perchè si chiamasse così!) la mamma se n’è uscita con: “E’ andato nel paradiso dei gattini dove ogni nuvola è…” Non poteva farlo prima??? BOH!?

6) Avete sfasciato la macchina  a un amico?! Esordite con un: “Sai che XXX ci ha provato con il ragazzo/ragazza che ti piace? In confronto io so cosa sia l’amicizia… e così mentre cercavo di portare la tua macchina all’autolavaggio… dal nulla è uscito un Tir… io ho sterzato… ma la macchina si è accappottata… e mentre io cercavo di salvare il salvabile è esplosa… mi ha salvato solo lo spostamento d’aria causato dall’esplosione… FORTUNA Che è successo… con amici come XXX ti servono amici come me!!!” 😯

7) Avete scoperto di essere i figli nati dalla relazione di vostra madre con un altro uomo?! BEh… se sentite l’impellente necessità di dirlo a vostro padre potete sempre dirgli: “Sai quando combino qualche guaio e tu dici a mamma: GUARDA CHE HA FATTO TUO/A FIGLIO/A ??? E lei ti risponde: “E’ anche figlio/a tuo/a” Te lo ricordi?! Bene… alla prossima occasione puoi risponderle: “No solo tuo/a” così tutta la colpa la facciamo ricadere su di lei!” 😉

8) Se avete scoperto di essere in realtà un omino occhialuto… beh… dite a chiunque possa esserne dispiaciuto che siete delle star… e che siete presenti ogni qual volta in un blog c’è un elenco o una classifica o un decalogo! La fama è un’ottima scusante!

9) Avete ucciso un uomo! Andate dalla vostra famiglia ed esordite: “Da noi non c’è la pena di morte… Che fortuna… no perchè forse forse ho fatto un piccolo guaio!” 😕

10) Durante il trasloco l’oceno regalo di vostra suocera è andato chissà come “perso”… per annunciare la “brutta” notizia… andate dal vostro consorte e dite: “Ma sai che non trovo più il regalo di tua mamma… fortuna che però ho trovato i nostri risparmi… credevo di averli persi!!!”

11) Avete deciso di cambiare lavoro, o almeno orario lavorativo… per qualche motivo inispiegabile?! Annunciate agli interessati la cosa dicendo: “Parto… vado a fare ricerche su come il ghiaccio abbassi la pressione oculare dei pinguini nel deserto del Sahara!” 😯 Tutti saranno così sconvolti dalla cavolata detta che annuiranno… e se così non fosse… partite con il solletico!!!

12) Avete perso (questa volta sul serio) qualcosa di valore… un diadema… un milione di dollari in banconote da 100 legate con un nastrino rosso! Insomma qualcosa… esordite con: “Sai quante navi perdono la rotta ogni anno?! E’ gravissimo… la gente è in pericolo e loro DISTRATTI DISTRATTI si perdono la rotta… io non mi perderei mai la rotta… certo… ci si può perdere qualcosa di più piccolo… capita a tutti… come un diamante 78931 carati! Ma una rotta… no… una rotta no!” 😯

13) Avete fatto un post su come dare “cattive!” notizie… dite ai vostri vicini di blog: “sai ti sei risparmiato un post sull’arte di piegare i calzini!” e loro tutti conteti commenteranno facendo complimenti al vostro post!

Ritratto dell’artista da “saggio”!

Buondì passanti… nel senso di “coloro che passano per questo blog!”

Oggi tra una cosa e l’altra ho incontrato un conoscente di un conoscente di un’amica di un conoscente di un cugino… etc. etc. etc insomma… non mi ricordo dove e come e perchè e soprattutto “per chi” l’avevo conosciuto ma ho incontrato questa persona che conoscevo… più o meno… più “meno” che “più”!

Però me lo ricordavo… non bene… però ho evitato la solita gaffe in cui IO guardo con faccia stralunata chiunque mi saluti! Quest’uomo che chiameremo “Attila!” è un artista… o almeno così mi è stato detto… infatti l’ho incontrato nel bel mezzo di una mostra dalla quale sono appena tornata… ha più di una cinquantina d’anni e da che ricordo è sempre stato un po’ fuori di testa! 😀 E voi direte: “Guarda da che pulpito!” (E mi raccomando non “da che polipo!” come diceva sempre una mia ex compagna di scuola nota per i suoi strafalcioni!)

Eh lo so… ma parola mia io tento di non sembrare tanto eccentrica… e invece… beh… che dire! Comunque… io sto guardando un quadro quando mi sento toccare sulla spalla… mi giro ed ecco che:

Attila!: “Weeelààààà!!” (e io pensavo… ma che è un urlo di battaglia?!)

Godot: “Attilaaa ciaoooo!!!!” (e io pensavo… fortuna che una volta tanto ricordo un nome!)

Attila!: “Da quanto tempo?” (e io pensavo… sfortuna che non ricordo mai una data!)

Godot: “Boh! E che fai ultimamente?!” (e io pensavo… distogliamolo dal fatto che non mi ricordo quando l’ho visto!)

E qui fu il MIO GRANDE ERRRRRRRRROOOOOOOOOOOREEEE! Why?! Semplice! E’ partito un pistolotto di un’ora su… istallazioni… ATTENZIONE perchè citando Attila parola per parola: “Non dire opere d’arte… perchè le mie opere sono qualcosa di più… sono delle istallazioni… sono un modo per comunicare con un’entità diversa da noi!”

E io pensavo… Aha! Ha fabbricato una radiotrasmittente per essere captato dagli UFO! Ma poi sono stata smentita: “Sai Godot… l’età mi ha fatto mettere la testa apposto…” E io pensavo… Beh ti conosco da un annetto… non è che fossi particolarmente più giovane! E lui continuava: “E quindi ho deciso di portare le mie istallazioni a un altro livello!” E io pensavo… Fortuna che qui c’è un ascensoreeeee!!! Ma non era finita… infatti lui ha continuato:

“Sai ho fatto una cosa fighissima troppo forte troppo bella troppo troppo! E quando dico troppo troppo voglio dire che è troppo substanziale e stratificata per non essere compresa completamente dalla mente superiore!” 

E io ho seriamente pensato… ma parla in maniera normaleeeeeeeeeeee!!!!!

Quasi quasi glielo dicevo… poi ho pensato che comunque è più vicino ai 60 che ai 50… e che infondo io chi sono per parlare?! Nessuno… quindi ho annuito e ho cercato il primo pretesto per andarmene… quando il pretesto non si è presentato… ho urlato: “Uuuuuuuuuuuu! Si è fatto tardiii è così buiooooo… vado via che sono sola come un cane!”

E lui dall’alto della sua saggezza mi ha detto solo: “Coraggio! Anch’io ero solo… poi mia moglie e mia suocera mi hanno riempito la vita!”

La suocera?! 😯 E’ l’unica persona che ha parlato bene della suocera… anzi… ha detto: “E’ una persona così solare, allegra, divertente, e poi è proprio bella…” e io ho detto: “Tua moglie?!” E lui… “No mia suocera… è veramente una mia amica!” e io avrei voluto chiedergli: “Tua moglie?!” ma ormai ero consapevole del fatto che parlasse della suocera!

Ora io sinceramente non ritengo gli scribacchini come me dei veri artisti… ma c’è chi li/ci ritiene tali… e così ho pensato… e se ci fosse una sorta di epidemia della sindrome di Peter Pan?! Oppure… è veramente Attila a essere tanto saggio da comportarsi come un bambino… apprezzare le torte in casa fatte dalla suocera… e… beh… parlare un linguaggio ai più ignoto?! Invece di avvelenarsi il fegato?! Ah boh! Io non lo so… certo che a me un po’ di tristezza è venuta… e ho pensato… Aha! Ecco perchè Goethe lo faceva schiattare prima l’artista!!!!!

Una Maratoneta a Londra presenta… Shakespeare e non solo!

L’allegra Maratoneta… allegra perchè corre con il sorriso sulle labbra… è arrivata alla terza e ultima manche di questa tornata londinese… ma come suggerisce il termine “tornata”… tornerà!

Comunque… visto che Shakespeare ha sempre avuto un’importanza particolare per la nostra Maratoneta… che Maratona (nel senso di fare la maratona…) con la scritta “To be or not to be”… o meglio “To run or not to run”… dicevamo?! Ah sì! Vista l’imbortanza del baLdo baRdo… ho pensato di dedicargli un post intero… Anche perchè diciamoci la verità… di Shakespeare Londra è piena zeppa!

Non è Shakespeare infatti se non è teatro… al Teatro Globe ogni stagione vengono messi in scena cinque anche sei opere del nostro drammaturgo preferito (e guai a chi mi contraddice!… sulla preferenza… non sul numero di opere)! Il teatro è la ricostruzione di quello stesso Globe che aveva visto l’apice e la conclusione della carriera di Shakespearino… per 5£ potete avere un posto in piedi davanti al palco… ma tenete presente che le opere durano in media due tre ore… e non è consentito portare sedie/cuscini o affini per sedersi… anche perchè il posto era quello dei villici… e si sa… i villici non devono riposarsi come le persone perbene… anche a distanza di tanto tempo! Se però siete un po’ meno villici… o più fraccomodi… anche non arrivando a sembrare puffi dal sangue blu quando vi fanno le analisi… per 15£ potete sedervi… e con un po’ di fortuna… o prenotando con discreto anticipo avere una visuale simile a quella dei posti più nobil…ehm Cari!

Affianco il teatro si vendono poi i biglietti per il Shakespeare’s Tour Exhibition: Ma mostrando un biglietto di uno spettacolo del Globe… della stessa stagione, potete avere un discreto sconto! L’esibizione inoltre cambia di anno in anno prendendo spunto dalla stagione teatrale, il tour vi porta anche all’interno del teatro e per questo non potete entrare tra le 13 e le 14 durante il primo spettacolo… ma il giro successivo è il più caratteristico… visto che vi portano all’interno del teatro mentre smontano le scene di un dramma e montano quelle di quello serale!

Poco distante dal Globe… ci sono le macerie del Rose, altro teatro calpestato da Shakespeare… e so che sono macerie… ma che ci volete fare… alla Maratoneta le macerie piacciono un sacco!

Andando alla cattedrale di Southwark si può visitare la tomba del fratello del poeta Edmund (che ha lo stesso nome del “cattivo-affascinante” del King Lear, opera scritta lo stesso anno della morte del fratello… per la serie “Fratelli coltelli!”)… ma è importante sapere che all’epoca del baLdo baRdo la chiesa era nota per dare rifugio alle prostitute redente… e proprio volendo fare un tuffo nella vita più losca… e criminale del periodo Shakespeareano… visto che la Maratoneta non teme nulla… andate alla Clink Exhibition… ex prigione… che si mormora abbia ospitato lo stesso Shakespeare… anche se non si sa perchè visto che tranne che per debiti… qualche duello… qualche amicizia poco raccomandabile… era praticamente un chierichetto il nostro William!

E parlando di prigioni… visto che siete lì in zona… fate un salto alla Torre di Londra… ma ci vuole un intero giorno per visitarla come si deve… Torre nota come prigione… ma che all’epoca era il castello dei monarchi quindi probabilmente nota all’autore teatrale più famoso del tempo (era anche nota a William Wallace… la cui testa venne esposta sulle grate per mesi… fortuna che Mel Gibson non è poi così realista come dice!)

Ma visto che siete qui… bevete all’Anchor Inn… ne abbiamo già parlato nella puntata precedente… ma non abbiamo detto che era il pub preferito dagli evasi dalla Clink Prison!

Ancora sete?! C’è un altro pub! L’Old Thameside… proprio in Clink street! Noto per gli spettacoli all’aperto di… eh già testi Shakespeareani… ma il miglior pub per una bevutina “shakespeariana” resta il George Inn… in assoluto!

Il George Inn risale al 1542… e tra i suoi clienti abituali c’era proprio Shakespeare e non solo… ricordate il film “Shakespeare in Love”… la scena dove il giovane “Will” frega all’altrettanto giovane “Marlowe” l’idea per Romeo&Juliet? Infatti i due sembra che fossero compagni di bevute… sempre che non fosse vero quello che supponeva Twain… che riteneva Marlowe una delle Due possibili vere identità del Misteriosissimo Shakespeare!

E’ per questo che ci piace Shakespeare… è tutto un mistero… e non ci sono nemmeno maggiordomi in giro da incolpare! Noi non possiamo sapere se in realtà i due fossero una sola persona… o no… quel che sappiamo di sicuro è che dopo la “morte” (per alcuni “presunta”) di Marlowe… questo fu l’autore più citato da Shakespeare… spesso e volentieri anche palesemente! E a noi… cioè a ME… le citazioni piacciono Assai! 😀

Le mirabolanti tazze di Cha di Antonio-sensei!

Era una notte buia e tempestosa nel Villaggio del periodo Edo chiamato “A quel paese”… macchè dico notte buia e tempestosa… era una notte di luna piena… anzi no… era un giorno di luna piena… ah già questo era impossibile… era pomeriggio… era tardo pomeriggio… non così tardo però… diciamo che erano le 5 di pomeriggio… ecco!

Erano le 5 del pomeriggio… quando il Villaggio del periodo Edo, chiamato “A quel paese” fu sconvolto da un rumore pazzesco! Un rumore che ricordava, vagamente, un frusc frusc… ma molto più forte! Tutto il villaggio accorse… poi si ricordò che non sapevano dove accorrere… e così decisero di accorrere dal saggio del villaggio… il maestro Antonio-san! (quello originale! Con il simboletto del copyright stampato con l’uniposca sulla fronte!)

Arrivati alla catapecchi…ehm… volevo dire… arrivati alla casa di Antonio-sensei si accorsero che il frusc frusc veniva da lì! Aprirono le porte… ma che dico… siamo in un villaggio del periodo Edo… sfondarono le porte con un calcio volante… tanto erano fatte di carta… e si ritrovarono Antonio-sensei che con mano tremante emetteva il famigerato “frusc frusc”… sbattendo con una specie di frullino in una tazzina…

Uno degli abitanti del Villaggio di “A quel paese”, chiamato da tutti Taglia… per la sua abilità con la spada, si avvicinò al maestro e disse: “Maestro… ma che fai!?”

Antonio-sensei rispose: “Il tè!” Al che Taglia scosse la testa… il maestro da quando il suo migliore allievo l’aveva tradito rivelandogli di essere un koken non ci stava più tanto con la testa… e aggiunse: “No Maestro… quella è una frittata! Perchè non ci metti del parmiggiano?!”

Antonio-sensei scosse la testa e negò: “Non è una frittata! E’ tè… o dovrei dire Cha!”

Un altro cittadino del villaggio chiamato da tutti “Psicosi-san” non si era capito ancora perchè… aggiunse: “No maestro… No Taglia… quello non è tè, non è una frittata… è bechamel… la conosco io!”

Ma Antonio-sensei scosse ancora la testa… gli abitanti iniziavano anche a credere che avesse un tic… ma poi lui aggiunse: “NON E’ UN TIC! Siete voi che mi fate innervosire… questo è tè!”

Taglia sconvolto per la perdita di capacità intellettiva del maestro tirò fuori dai SUOI LUNGHI CAPELLI… una moneta… e disse: “Dormirai quando lo dirò io!” E il maestro si addormentò…

100 anni dopo arrivò il principe azzurro su un cavallo bianco e disse: “Dov’è la bella addormentata!” Taglia e Psicosi indicarono Antonio-sensei… il principe azzurro disse: “Ho cambiato idea… dov’è Biancaneve!?” Taglia e Psicosi indicarono Antonio-sensei… il principe disse: “Cerco la fanciulla che ha perso la scarpetta di cristallo!?” Taglia e Psicosi indicarono Antonio-sensei… il principe disse: “Ho capito mi dimetto da principe!” Taglia e Psicosi fecero spalluccie mentre il principe galoppava via!

Passarono altri 100 anni… e poi fu inventata la sveglia… e Antonio-sensei si risvegliò e prima che Taglia potesse cacciare un’altra moneta da quei suoi LUNGHI CAPELLIII! Alzò una mano e disse: “Questa specie di frullino si chiama Chasen… e serve per la Mirabolante Cerimonia del tè! Tecnica Zen tramandata di generazione in generazione!”

Grande giubilo fu in tutto il Villaggio del Periodo Edo chiamato da tutti “A quel paese”… tutti esultavano e dicevano: “Viva Antonio-sensei… ora ci insegnerà la tecnica della cerimonia del tè!” Ma Antonio-sensei interruppe i festeggiamenti e disse: “Chi caspita vi ha detto una cosa del genere! Mica mi siete parenti voi! E poi se sono nel bel mezzo di una cerimonia zen è perchè mi sono svegliato con la luna di traverso!” Grande tristezza fu nel Villaggio… poi però Antonio-sensei disse “Suvvia non posso insegnarvi quest’arte segreta… ma una tazza di cha non si offre a nessuno!”

Psicosi-San disse: “No grazie non ballo… soprattutto non ballo il ChaChaCHA”

Antonio-sensei con grande pazienza scosse la testa e disse: “Il Cha è il tè!” e mentre diceva queste parole cacciò magicamente dalle maniche del suo kimono due tazze di Cha… Taglia disse: “Mica male… Io so cacciare le monete dai capelli!!” Arrivò un nuovo cittadino del paese del periodo Edo, chiamato Aquilotto-san… e disse: “Beh… e allora? Io so collegare i fili dei modem senza fili!” Ma il modem non era stato ancora inventato… e quindi fu preso per pazzo… e messo allo spiedo perchè era giunta l’ora di cena!

Psicosi-san commentò: “Buono questo polletto ruspante!!” E Aquilotto-san rispose: “Non sono un polletto!” Psicosi-san urlò: “PARLA!!!” E  Antonio-san commentò: “Deve essere cinese… ah questi cinesi prima si fregano l’idea del muro luungooo luungooo… e poi fanno i polli che parlano!” Taglia arrivò di corsa… urlando… “Fermi ha l’aviaria!!” E Antonio-san commentò: “Qui ci vuole del Cha” E cacciò altre due tazze dalle maniche tra lo stupore generale!…

Tutto il villaggio Edo si ritirò per la notte… ma dei terribili Shinobi (proprio quel film non lo dovevo vedere!) si avvicinarono per vendicarsi di Antonio-sensei che si era fregato le tazzine in cui faceva il Cha! All’alba gli Shinobi attaccarono… cadderò in molti… Taglia perse i capelli… Psicosi perse la ragione… lo spirito dell’Aquilotto si disperava… e il maestro combatteva… lanciando tazze di Cha in maniera molto Zen in fronte ai nemici!

Ma Antonio-san era solo! Quando dalla foresta… saltellando saltellando… arrivò il nostro amico… il koken che credeva di essere un ninja… che vide il maestro e urlò: “MAESTROOO! Ti credevo morto…” Antonio-san fece uno scongiuro e poi disse al suo ex-allievo… “Vai via! TU hai tradito la mia fiducia… io ti ho rivelato tutte le mie tecniche segrete… e tu… e tu… sei stato la vergogna della mia palestra di arti marziali” Il ninja solitario rispose… “Ah già… la palestra… ci stavo giusto andando per smaltire tutti quegli struffoli! Ma devo essermi perso! Strano! Noi ninja abbiamo un senso dell’orientamento sopraffino!”

E il maestro rispose: “Via! VA VIA!” Il ninja solitario si girò per andarsene… e vide gli Shinobi… al che disse: “Grazie maestro! So che volevi cacciarmi per difendermi ma non temere… in passato ho già affrontato gli shinobi…”

Antonio-sensei puntualizzò: “Veramente ti cacciavo perchè non mi stai proprio simpatico… sei peggio dei cinesi… che si sono appropriati della mia idea dell’esercito di pietra! Ma non posso credere che tu… abbia sconfitto gli shinobi!”

Il ninja solitario allora a testa alta disse: “Te lo dimosterò maestro…e sarai fiero di me!” E detto questo il ninja solitario iniziò lo scontro con gli shinobi… il ninja combatteva e Antonio-sensei lanciò in direzione della battaglia il temibilissimo Kama… ossia il bollitore… e 3 shinobi furono colpiti e morirono… il ninja combatteva e Antonio-sensei lanciò in direzione della battaglia il pienissimo Higashibon… ossia un vassoio… altri 5 shinobi stramazzarono al suolo… il ninja combatteva e Antonio-sensei il ninja combatteva e Antonio-sensei lanciò in direzione della battaglia il bollentissimo Furo… ossia il braciere… altri 8 ninja morirono in preda alle fiamme… il ninja combatteva e Antonio-sensei il ninja combatteva e Antonio-sensei lanciò in direzione della battaglia moltissimi Kaishi… ossia dei fazzoletti di carta… il ninja ne prese uno… e disse… “Grazie ero raffreddato!” Il ninja Starnutì… e per i microbi tutti gli shinobi restanti stramazzarono al suolo! Il ninja si avvicinò al maestro e disse: “Grazie maestro! Per l’aiuto!” E Antonio-sensei rispose: “Veramente cercavo di cogliere te!” Il ninja solitario che quando era raffreddato perdeva anche parte dell’udito rispose: “Ah già il tè ne vorrei una tazza!” Antonio-san gli porse una tazza cacciata dalla manica e il ninja solitario rispose: “Quant’è?” Antonio-san rispose: “Una moneta grazie!” Al sentire nominare la moneta Taglia si avvicinò e estrasse da dietro l’orecchio… non avendo più quei LUUUNGHI CAPELLIII… una moneta… caddero tutti addormentati per 100 anni… tranne il ninja solitario, e Taglia che gli chiese: “Perchè non ha funzionato?! Funziona sempre anche i più forti tra i ninja cadono in catalessi quando caccio una moneta!”

E il ninja solitario rispose: “Semplice! Non sono un Ninja… SONO UN KOKEN!” E detto questo si allontanò di nuovo nella notte… o forse era giorno ma un po’ nuvolo… comunque si allontanò… anche abbastanza in fretta… perchè tra un po’ gli scadeva l’abbonamento per la palestra!

Dottor Jackil & Mister Heidi e quel cafone di Cyrano!

Ancora una pagina di ricordi per voi poveri malcapitati che siete capitati qui! Questa volta immaginatevi Godot… (e qui parte il toto-aspetto) a scuola… non come insegnante ma come studentessa!

Perchè come nelle migliori tradizioni il mio liceo sta organizzando la… rimpatriatona! Così a questa lieta novella… orsù… dopo essermi strappata i capelli… aver vagato per la città mormorando: “No, la rimpatriatona no!!! Pietà! Pietà!” Mi sono fermata un attimino a pensare… a pensare intensamente… e il risultato è stata la domandona di riserva del Toto-tutto:

“Ma che fine avranno fatto i miei compagni di classe? E i professori? E i bidelli che all’epoca si chiamavano ancora bidelli e non personale Ata?”

Io ancora non lo so… ma posso provare a immaginarlo, ed ecco facciamo un fantomatico e non completo appello:

A., la stangona della classe… che sarà ancora più stangona immagino! I genitori avevano un locale notturno che però durante l’ultimo anno andò in rovina… forse forse fa la danzatrice del ventre?

N. La scema della classe… a un certo punto incomincio a pensare che io fossi posseduta dal demonio… solo perchè mi ero vestita da apprendista del diavolo ad Halloween! E se avesse incotrato uno degli Adams!? Credo faccia la fobica!

P. Beh lei era la più antipatica, almeno lo era a me! Aveva costretto N. a pagarle la merenda… io la minacciai e lei la smise… credo sia diventata una donna d’affari rampante!

E. La secchiona del gruppo… al primo anno non mi prestò il libro dopo che ero stata assente accampando scuse del genere: “I marziani sono arrivati e hanno rapito il mio libro”… credo avesse semplicemente paura che io vedessi i suoi appunti! Credo sia diventata nonna… direte “Ma ha la tua età!”… sì ma metteva già il fazzoletto di sfoffa nel polsino della camicia!

M. Era molto grassa, poi diventò troppo magra… la frase del giorno era sempre “Ce l’hanno tutti con me!” Poi si convinse che un suo amico Gino… fosse l’uomo giusto per me! Anche lui se ne era convinto! Finsi per due giorni di avere intenzione di farmi suora e la convinzione passò ad entrambi! Credo che M. si sia messa un’agenzia per cuori solitari!

F. Il gay della classe, ma gli altri non lo sapevano… ha fatto outing il giorno dopo il diploma! Questo lo so perchè per un po’ siamo riusciti a tenerci in contatto… poi lui è andato a Torino o giù di lì al conservatorio di non so dove… spero sia diventato un bravo tenore!

E.2, La benestante della classe… quando prese la patente diceva con un certo orgoglio che per parcheggiare dava una botta alla macchina davanti e una a quella di dietro… credo sia diventata una parcheggiatrice abusiva!

M.2, Aveva molti problemi… era una ragazza rude ma alla fine di buon cuore… non si è diplomata con noi perchè ebbe qualche problemino di droga ed entrò in un centro di recupero… spero che sia riuscita a risolvere i suoi problemi.

G., Di lei, basta dire che si sposò il mese dopo il diploma… non era in dolce attesa… voleva solo sposarsi! Sarà diventata mamma di 5 pargoli, di cui 3 gemelli! 😉

H., Dal primo anno al terzo credevamo tutti che sarebbe diventata una grande ballerina… perchè non parlava d’altro! Poi ingrassò di 5 grammi e l’insegnante le disse che non andava bene… spero che sia diventata un’insegnante di ballo che non dice alle ragazze che sono troppo grasse!

I. per lei ci sarebbe un capitolo a parte… ma no! Era la mia compagna di banco! Non andava molto bene a scuola… tanto che in un tema disse che aveva letto la storia del “Dottor Jackil e Mister Heidi” e diede del “cafone” a Cyrano durante un’interrogazione! Io le suggerivo… ma era sorda da un orecchio! Alla fine dell’ultimo anno ci ripromettemmo di vederci sempre come avevamo sempre fatto! Un ragazzo si mise in mezzo… io non lo pensavo, ma lei sì… ci siamo incrociate qualche volta e ci siamo solo salutate e ripromesse di telefonarci… so di per certo che fa la cassiera al supermarket…

R., il ragazzo di cui sopra… carino… sebbene strabico… taciturno e un po’ asino… ma tanto affascinante che P. E. E2. e I erano cotte di lui! (anche se elencate in quel modo sembrano vitamine) E lui… a quanto pare era cotto di me sin dal primo anno, l’ho scoperto al pranzo di fine anno dopo gli esami di maturità perchè il prof. di Italiano si fece sfuggire che in gita R. mi aveva sognato! L’ho incrociato qualche volta… ma ho cambiato strada… so che voleva intraprendere la carriera diplomatica, spero ci sia riuscito.

Poi c’erano i professori… quella brutta ma che si pensava bella e faceva gli occhi dolci ai ragazzi, quella separata ma tanto materna, quello imbranato, quello figo, quello alternativo, quello che si mise in lutto per la morte di De Andrè e il babbo di tutti… il mio prof. d’arte… era un giovane vedovo, con tre figli piccoli, un po’ burbero forse… ma con il cuore del gigante buono! Spero che abbia ritrovato la felicità!

Beh… abbiamo dimenticato solo una persona! Me! Godot… era strana, fu definita dal professore d’Italiano Sfinge, litigò con il prof. di Latino per una questione di principio, era definita dalla prof di religione la capobanda, dicevo mille volte grazie e ancora più spesso mi dispiace… non so ancora cosa ne sia stato di me! Certo ero stramba allora e sono stramba ora… però devo ammettere che sono un po’ emozionata all’idea di rivedere tutti! 🙂

In direttissima dalla Turchia!

Sarà anche stata un’impresa trovare un computer disponibile… ma eccomi qua! In direttissima dalla Turchia terra d’origine del premio nobel per la letteratura 2006 Orhan Pamuk! E quelli che non mi conoscono penseranno: “Ma questa qua non lavora mai? Come si mantiene? Si mangia la pensione del pardre come i tanti “bamboccioni”? Allora è colpa di quelli come lei se ci hanno chiamato “bamboccioni”? Ma cos’è un “bamboccione”, forse un parente del “Ciccio-Bello”? EtcEtc

Quelli di voi che mi conoscono (anche se maledetti non commentate mai! Che cavolo di amici ho!) sanno che nell’arco di uno dei miei tanti-ma tanti-ma tanti- lavoretti precari… io viaggio molto… per la serie “Magari non ti paghiamo ma almeno ti paghiamo il biglietto aereo”! E poi diciamoci la verità… sono sempre stata un po’ vagabonda!

Comunque oggi, fino a dopodomani… quando dovrò tornare per fare le mie porche ore come insegnante ai Salesiani… tappa Turchia! Istanbul tanto per essere precisi perchè in due giorni scarsi non è che io possa muovermi un granchè!

Ad ogni modo sfatiamo qualche mito… i turchi non fumano come turchi, men che meno sono il flagello dei popoli (neanche i tartari… forse il tartaro è il flagello dei denti e la tartarre è il flagello di ogni dieta, ma tartari e turchi sono alquanto pacifici), i tulipani non sono dorati come nei film, e poi la moschea blu non è tutta blu.

Il guaio è la cucina… visto che non mangerei mai un povero montone o un povero agnello… ma le verdure e i dolci sono abbastanza buoni… anche quelli per strada… o almeno così dicono anche perchè io per strada non ho mangiato, ma non per qualcosa è che ho difficoltà a mangiare in strada persino il gelato! 

Comunque vi consiglio di andare ad Istanbul è sicuramente da vedere!

Ciao si dice "Selam" non "Salam"!

A proposito… “Ciao” si dice “Selam” non “Salam”!

Quella buonissima torta à Paris!

Me la ricordo ancora quella torta! Cioccolattosa e buona… così buona da non fregarmene niente se poi fossi diventata tutta ciccia e brufoli come nella famosa pubblicità di un’altrettanto famosa merendina! Il ristorante? Era una brasserie, chiamata “St. Augustin”. All’epoca avevo 16 anni e in una città dove mettono sottaceti un po’ ovunque… nel panino e nella pasta (direte… idiota ti mangi la pasta a Parigi?! Avevo 16 anni e non pappavo da un giorno sano! L’errore non l’ho fatto più!) Dicevo, in una città del genere, quella torta fu una delizia! Tanto che ci tornai in quel ristorantino due anni dopo, e lei era lì ad aspettarmi! Due anni dopo ancora lì. Questa volta ero in “dolce compagnia” (sia ben chiaro che non parlo della torta) e anche lui trovò quella torta stupenda. La mia compagnia dovette trovarla un po’ meno stupenda… visto che dopo un mese mi mollò senza dirmi niente!

Passano gli anni. Ho imparato  dai miei errori di non mangiare mai pasta all’estero. Ho imparato a scegliere dai menù più bislacchi le cose più commestibili. Ho imparato a non fidarmi di uno che potrebbe mollarti neanche un mese dopo. Ho imparato tanto, ma non ho dimenticato. E così sono tornata, come un assassino sul luogo del delitto in quel “ristorantino”… ma la torta non c’era più! Eh già… a quanto pare quello che non avevo imparato era che i menù prima o poi cambiano, perchè cambiano i cuochi, i proprietari, i clienti! I cuochi diventano più chic, i proprietari allergici alla cioccolata, i clienti… quelli a quanto pare non cambiano, invecchiano ma cercano ancora quella deliziosa torta! E si incavolano come un riccio a primavera se non la trovano!

Anche perchè per noi Paris deve essere sempre la stessa, con in battelluccio mouche sulla Senna, con la musica che inizia appena parte: “à Paris… là ou…. à Paris“… il rivenditore di Baguette vicino al Louvre, la Gioconda al Louvre (possibilmente senza templari uccisi che l’uomo vitruviano), i ragazzi in basco… eh no! Perchè io un ragazzo in basco non l’ho mai visto! A parte Che Guevara nelle serigrafie varie… ma non credo che conti… Quello che conta è che Parigi è sempre Paris… però se qualcuno di voi trova la ricetta del pavé au chocolat mi faccia un fischio!