Il sensei e la sfida della pastiera rotante!

Cari amici dopo tanto silenzio credo sia il caso di tornare a far visita al nostro caro villaggio del periodo Edo noto a tutti come “A quel paese!”

Anche nel periodo di Pasqua la gente più simpatica veniva mandata a “A quel paese!” così il sommo Antonio-sensei e i suoi fidi… beh insomma… diciamo che Antonio-sensei e i suoi “INfidi” padawan…ehm… volevo dire… allievi decisero di proseguire come niente fosse gli allenamenti alla faccia di tutto e tutti… perchè a loro le visite non gli facevano un baffo… si dice che a Taglia-san facessero i capelli ma probabilmente si tratta solo di una diceria!

Comunque in questo mentre… quale mentre non si sa… fatto sta che tra tutte questa gente mandata a “A quel paese!” arrivò un altro temibile nemico per i nostri eroi… anche se di eroico avevano ben poco…  il temibile nemico si chiamava Pasquale-san… ehm… questo temibile shinobi con un sol lancio di uova di cioccolato colpì buona parte degli allievi della scuola del sommo Antonio-san… che guardando tutti i suoi allievi sgranocchiare disse: “Ohibò… e a me neanche un pezzettino di cioccolata allievi infami… ora vi punirò lanciandovi il famigerato struffolo d’acciaio!!!” Ma ci pensò l’allievo prediletto del maestro… il ninja solitario a fermarlo che disse: “Siamo fuori stagione per gli struffoli! Maestroooo!!!” Allora il maestro disse: “Ohibò… allora potrei lanciare una burrata!?” Ma sempre il ninja disse: “Ma maestro siamo già al dolce!” E il maestro disse: “Ohibò allora potrei lanciare una bottiglia d’amaro!?” Ma il ninja solitario rispose: “No maestroooo l’amaro noooo C’è psicosi-san che con solo 1 sorso d’amaro è in grado di svuotare tutti i magazzini del villaggio mandandoci alla rovina!” E il maestro disse: “MA allora ha proprio il verme solitarioooooO!!!” E Psicosi-san che era in zona disse: “Buoooooooonooo il verme in fricasseaaa!!!!” 😯

Comunque ci voleva una soluzione al problema… così  il ninja solitario e il sommo Antonio-sensei presero carta e penna e scritto: “ESEGUO” si misero a risolvere il problema dandosi allegre gomitate nelle costole per non far copiare l’altro!

Alla fine il maestro che aveva un pochetto la sindrome del primo della classe… o non avrebbe mai fatto il maestro… si alzò ed esclamò: “Ohibò! MA come ho fatto mai a non pensarci prima… la soluzione era qui davanti ai miei occhi…” Allora il ninja disse: “Maestro… sicuro di non essere strabico… perchè davanti ai tuoi occhi non c’è niente!” E il maestro disse: “Ohibò! Era un modo per dire che la soluzione è facile!!!” Detto questo si girò verso l’allievo prediletto e con fare amorevole disse: “@#*§!£%!” che era un vezzeggiativo segreto che significava: “TU che sei come un pugno nello stomaco a prima mattina!” Comunque… disse: “Ninja solitario… devi scrivere una lettera al temibile Pasquale-san e dirgli di recarsi qui… domani mattina… all’alba! Anzi… meglio alle 10… no meglio a mezzogiorno… forse preferirei  al tramonto… sì… però dopo la pennichella… dicevo?! Ah sì… recarsi qui per combattere contro di noi!”

Così il ninja solitario scrisse quanto segue:

“Vossignoria Pasquale-san… temibile shinobi

è invitato a scontrarsi con noi domani, dopo la pennichella del maestro!

Baci dal ninja solitario!”

L’indomani arrivò… e arrivò anche la pennichella del maestro… e arrivò anche Pasquale-san… e arrivò il maestro che si era appena destato dalla pennichella… e arrivò il caffè… poi visto che nel periodo edo il caffè faceva abbastanza schifo arrivò l’Ohibò del maestro… che sputato il caffè in faccia al suo allievo prediletto… produsse dalla sua manica una tazza di cha… poi arrivò il momento della battaglia… allora Pasquale-san disse: “In guardia!” e il maestro disse: “Ohibò… chi è questa guardia?!” Allora Pasquale-san disse: “Volevo dire combatti!” E Antonio-sensei disse: “Ah no… combatte il mio allievo per me… perchè l’altra volta ho avuto una katanata pazzesca e al solo pensiero mi gira la testa…” E il ninja disse: “Maeeeeeeeeeeeeeestrooooooooo grazie per la fiduciaaaaaaaaa!”

E così Pasquale-san si mise ad infierire, secondo i suoi standard, contro il povero ninja solitario… gli lanciò 789 uova e altrettante sorprese… ANCORA DA MONTARE ma il ninja schivava le uova… e MONTAVA LE SORPRESE!!! Pasquale-san era senza parole… e dopo un paio di ore fu anche senza uova… e il maestro Antonio-san prese un pezzo di cioccolata da un uovo sul terreno e disse: “Ohibò… ma è cioccolato purissimo!” E il ninja solitario disse: “HO vinto?!??!” Ma Pasquale-san disse: “Hai scansato le uova… ma io sono ancora vivo…” Allora Antonio-san prese la schedina e disse: “Ohibò… allora è X! Mannacciaaaaa sulla schedina avevo messo 1!” E il ninja solitario chiese: “1? Perchè sono il numero1 tra i tuoi allievi?!” Ma Antonio-san rispose: “No solo perchè giocavi in casa!” Poi arrivò l’arbitro e disse: “Andiamo ai rigori!” Voi vi chiederete che vi facesse un arbitro lì… sappiate solo che “A quel paese” ci andavano tantissimi arbitri… e arrivò il momento dei rigori… Pasquale-san finite le uova cominciò a lanciare tutto quello che gli capitava per mano… e il ninja schivava… e il maestro schiFava… e disse: “Ohibò… ma come farai mai a vincere senza lanciar mai nulla!” E il ninja esclamò: “Grazie maestro per questo grande insegnamento!” corse nell’alloggio del sensei e tornò con qualcosa tra le mani… UNA PASTIERAAAA!!! Che lanciò stile freesbee colpendo in fronte Pasquale-san… la Pastiera rimbalzò tornando tra le mani del ninja solitario… che la rilanciò sulla fronte di Pasquale-san… e così via… per più e più volte… finchè Pasquale-san che pareva un cervo… o un alce per tutti quei bernoccoli non si arrese… pappandosi tutta la pastiera… tutto questo con come sottofondo numerosi “Ohibò” del maestro…

Pasquale-san si allontanò dal villaggio… e il ninja solitario… contento si avvicinò al maestro e disse: “Il villaggio è salvo maestro…” E il maestro disse: “Ohibò” e il ninja proseguì: “E’ il momento di confessarti che in realtà io sono un koken!” E il maestro disse: “Ohibò” e il ninja chiese: “Non sei sorpreso maestro?! Mi chiedo come mai!?” E il maestro disse ancora: “Ohibò” e allora il ninja disse: “Vedo una lacrima sul tuo viso maestro… e comprendo che tu sia triste… ma non temere il fatto che io sia un koken non mi farà abbandonare la tua scuola! Commosso?!” E il maestro ingoiato il magone disse: “Quella pastiera… era MIAAAAAAAA!!!” E scoppiò in lacrime… e il ninja commosso si rivolse ai suoi compaesani e disse: “Il maestro è solo contento che la sua pastiera sia riuscita a salvare il suo allievo prediletto!” Tutti i suoi compaesani lo guardarono strano… ma lui pensò fosse per l’ammirazione… e saltellando andò a mangiarsi una fetta della SUA pastiera… perchè era troppo “zucosa e alta” per sprecarla lanciandola contro il nemico!

5 pensieri su “Il sensei e la sfida della pastiera rotante!

  1. LadroDiCiliegie… questo perchè non hai mai visto fare la pastiera in casa mia!!!
    Psicosi… più che un Amaro ti ci vogliono 7/8 chili di bicarbonato!

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