Causa poco tempo a disposizione… causa blocco dello scrittore e… causa maltempo (ma che ci azzecca?), oggi vi sorbirete un poema!!!! Ok! Non è un poema… anzi non ha niente di poemico… forse qualcosa di polemico… ma questa non è poi una grande novità! Non rimerà e non avrà figure retoriche perchè scriverò questo CAPOLAVORO DELLA POESIA CONTEMPORANEA (e le tombe dei poeti si aprirono e presero Godot e se la trascinarono nell’Ade!) dicevo scriverò questo… questo… questo qualunque cosa sia… nei 5 minuti della pausa caffè! 😀
Ode a te! Lavoratore precario.
A te che sei la luce degli occhi del capo ufficio
A te che sei il fumo negli occhi del tuo genitore pensionato
Ode a te! ODE!
A te, lavoratore precario, chiamato bamboccione come fossi un ciccio bello
A te che sei molto più ciccio che bello
A te che quando ti insultano chini il capo e non parli… perchè la querela non te la puoi permettere
A te che sorridi se “mammà” ti porta la zuppa di latte a letto
Anche quando hai un grigio baffetto
Le toppe sul didietro e un danno al cruscotto
Ode a te! ODE!
A te che fotocopi e sgobbi e ti chiamano stagista
Solo per il gusto di non farti editorialista
Ode a te! ODE!
A te che vai a scuola, ma non devi diplomarti
A te che vai in ufficio ma non devi rassegnarti
A rimanere lì se non ti piace… perchè anche se ti piace allo scadere del contratto interinale
Te ne mandano lo stesso senza indugiare
Ode a te! ODE!
Che sarei sostituito da un tuo pari
Perchè il figlio del capo ha il posto fisso
E pure se ha la faccia di uno stoccafisso
E pure se qua “niscun ‘è fess’!”
Tu precario sei e precario rimani
Ode a te! ODE!
Che la pensione sarà una leggenda
Narrata di azienda in azienda
Ma come vuoi fare a pensionarti
Se già hai problemi ad impiegarti?
Ode a te! ODE!
Che credi a Babbo Natale per principio
Che prima o poi il posto te lo fa trovare
Sotto l’albero o all’agenzia di collocamento non importa
L’importante è aver la faccia tosta!
Beh… o cielo! Fa veramente schifo!!! Però ho rimato! 😀 E visto che una cosa così schifosa, ammetto, non l’avevo scritta mai… per vendetta… telefono a Samuel e gli dico che ho capito qual’è il mio blocco… BASTA PROSA DEVO DARMI ALLA POESIA!!!
E fu così che il blog scese a visite zero con effetto retroattivo! 😦
Vabbè bando alle ciancie se non l’avete capito sto inguaiata di lavoro… e visto che siamo tutti precari e affini sgobbiamo fatichiamo e sudiamo mentre gli altri si prendono il merito e facciamo pure le figure di niente con i politici che non hanno voglia di parlare andandogli vicino e dicendo con le lacrime agli occhi:
“La pregoooo se non si fa intervistare mi cacciano!!!” Ehm… chissà chi lo ha fatto!? Eh già proprio io… ma che non lo so che prima o poi mi cacciano lo stesso… a volte mi chiedo se non sia il caso di giocare d’anticipo! Boh!
Comunque tranquillizzatevi gente… domani si torna alle solite cavolate! Cavolate sempre, ma almeno in prosa! 😀
Ma no, che l’ode è proprio bella! Talmente bella che alla fine mi sono pure commosso… sia per l’alto lavoro di cesello della poetessa, sia perché è impossibile non identificarsi con il povero precario 😥 Tra l’altro se a qualche precario non piacesse l’ode, beh, non ti può denunciare perché, caro eventuale precario schizzinoso e permaloso: “la querela non te la puoi permettere” 😀
@Taglia… Ho deciso ti nomino neo-Croce! Mai letto un più degno e preciso commento di critica letteraria!!!! 😀 Ehm… vabbè… stendiamo un velo pietoso… sull’ode e sul povero precario che una coperta più pesante non se la può permettere!