Ehm… ehm… ehm…
Beh diciamo che questa serie di “ehm” rappresenta il vuoto del mio cervello…
Cerchiamo di andare con ordine… oggi… “Sedutona” da Samuel…che significa? Niente… sono andata stamattina esseno diventato il sabato il nostro giorno di SEDUTA preferito… lui mi ha messo un foglio bianco davanti e ha detto… “non uscirai di qui, finchè non avrai scritto almeno 10 pagine!”
Io ho risposto subito: “10 pagine!!!”
Lui ha annuito… poi si è seduto di fronte a me… e… e… ha iniziato a temperare le matite… mmm… già… un mucchio di matite… tutte le matite che aveva usato in questi mesi… evidentemente… le temperava e non mi guardava in faccia… guardava la matita che stava temperando al momento… e io guardavo lui.
Poi ho guardato il foglio… ho fatto lo sforzo di prendere una penna… setivo il “criccric” nelle orecchie! Non era un criceto… era Samuel che temperava le matite!
Dopo circa 10 minuti l’ho interrotto… e gli ho detto… se non scrivo una riga da mesi… non credi sia difficile che io scriva tutto insieme 10 pagine!
E lui… ma non deve essere del romanzo… 10 pagine in generale… una storia… un racconto… una pagina di riflessioni.
Io ho annuito. Quello potevo farlo! L’ho faccio di continuo qui! Con voi! Perchè non farlo con Samuel! Forse perchè quel “criccric” mi indisponeva? MA NO! Il “criccric” non mi indispone! E’ Samuel a indispormi!
Comunque ho pensato… beh… prima finisco prima me la filo! Così ho preso la penna e “tictictic” eh già! Era una di quelle penne a scatto… e io l’aprivo e la chiudevo… di continuo… così Samuel faceva “criccric” e io “tictictic”.
Dopo una mezz’ora… non avevo scritto NIENTE!!! Non una riga… Samuel continuava con il suo “criccric” e io pensavo… “ma quante matite ha!!! Bastaaaaa!” Intanto io continuavo con il mio “tictictic”.
TicCricTicCricTic… a un certo punto mi pareva che andassimo a tempo! Ma poi le matite sono finite! Evvai!
E invece no! Ha iniziato a rimettere in ordine le centinaia di post-it che attacca ovunque nel suo studio… sulle lampade… sulle agende… sul portapenne… e così via… il “frush” del post-it che lui prendeva era intervallato dal “crunsh” del post-it che appallottolava per buttare nel cestino.
TicFrushTicCrunshTic… non suonava così bene… e allora ho smesso di fare “tictictic” per rispetto a tutti quelli che hanno un minimo senso del ritmo.
E’ passata un’ora. Due ore. E Samuel ha finito le pulizie di primavera, fatte prima di Natale… così… ha detto… “Vado un attimo nel cucinino. Tu continua!” CONTINUA? Non ho nemmeno iniziato!!!
Dopo un quarto d’ora si è affacciato dalla porta e ha urlato: “A che punto sei?” Io mi son voltata ho alzato il foglio bianco/immacolato… verso di lui e ho sbuffato!
Lui è tornato nel cucinino senza dire nulla.
Dopo una mezz’ora…ecco arrivare Samuel… con due scodelle di BRODO! Ah ecco che aveva fatto… mah!
Mi mette davanti una scodella di brodo… e commenta… “Mi perdonerai… è un po’ primordiale!”
Primordiale??? Ho assaggiato… mmm… e ho capito che Samuel associa la parola “primordiale” al Dado per il brodo! Non sapevo che la Star e la Knorr fosserò in giro da così tanto tempo! Comunque… ho commentato: “No, è buono!”
E mi sono rimessa a fissare il foglio… abbiamo finito il brodo… io in silenzio… Samuel facendo “slurpslurp”… intanto io fissavo il foglio… niente…
VUOTO! Non mi veniva veramente niente!
Dopo altre due ore… in attesa… mentre Samuel si aggiustava la collezione di francobolli… il foglio era ancora bianco… Samuel si è avvicinato… ha preso il foglio e l’ha guardato… poi ha commentato:
“MA allora è vero che hai il blocco! Pensavo fosse un trucchetto per liberarti dell’editore!”
NOOOOOOOOOOOOO Ma perchè! Ma perchè! mi sarei mai dovuta sottoporre alla tortura di tutte le tue manfrinate per liberarmi dell’editore!? Ma perchè siete così scemi!!! Poi però mi è venuta l’illuminazione… e guardando Samuel fisso negli occhi ho detto:
“Ammettilo! Questo l’hai detto all’editore… quello del trucchetto… lui è convinto che il mio sia un giochino!”
Ci mancava solo la lampada da quinto grado… comunque Samuel ha annuito! Eh già l’ha detto all’editore… io mi sono alzata… e gli ho detto: “Correggilo sull’errore! Digli che non è un trucchetto!” E sono andata via… un po’ stile melodramma!
Credo che l’abbia fatto veramente… l’abbia detto veramente all’editore… perchè per la prima volta non ho ricevuto chiamate da lui o da Jerry. Evvai almeno un weekend senza sentirmeli nelle orecchie… o forse è un brutto segno? Boh!