E poi… sono io ad andare in analisi!!! Per le new-entry… ripetiamo… in preda al blocco dello scrittore sono stata spedita dal mio “agente” Jerry (che non si chiama così, ma voglio evitare querele) da uno “specialista”.
Lo specialista sarebbe uno psicologo… visto che secondo tutti se io sono bloccata nel senso “creativo” del termine (sto ovviamente parafrasando quanto mi è stato detto) ci deve essere qualcosa nella mia “testolina” (ancora parafrasi) che è bloccato di per sè! Boh?
Vabbè… comunque visto che è Jerry ad aver messo mano alla tasca… e Jerry mette raramente mano alla tasca… si fa offrire sempre anche il caffè, perchè caso strano non trova mai il portamonete… io mi sono ben guardata dal guardarlo e dirgli: “Guarda che apparte il fatto che non dovrebbe riguardarti… ma è una gran cavolata!”… e invece gli ho detto: “Paghi tu??? Proviamo!”
Ed è così che nella mia vita ha fatto ingresso Samuel: “lo strizzacervelli”… ma visto che non posso dilungarmi troppo… perchè già mi dilungo troppo anche senza riepilogo delle puntate precedenti… che volesse saperne di più cliccasse su Samuel nei tags e si fa un bel ripassino generale!
Allora… oggi sono andata da Samuel… sono arrivata lì che parevo una spia russa del KGB in vacanza… sciarpa-occhialoni… avevo sonno e mal di gola… comunque sono entrata come il mio solito trascinando i piedi… segno che Samuel ha una volta tanto giustamente interpretato con: “Non ti va proprio di venire qui!”… mi sono seduta (perchè il lettino è solo nei telefilm… almeno per la mia esperienza che è solo con Samuel, il quale per quanto ne so io potrebbe anche soffrire di sciatica e per questo odiare i lettini) e lui… mi ha messo un foglietto davanti, mi ha dato una penna a sfera e:
“Scrivi!”
Io l’ho guardato un po’ storto… e lui:
“Scrivi!!!”
Io ho continuato a guardarlo storto… e lui:
“SCRIVI!!!”
Ho smesso di guardare storto Samuel ho tolto il cappuccio alla penna e ho scritto:
“Che vuoi che ti scriva, forse una lettera d’amore? Se ho il blocco ho il blocco!”
Gli ho dato penna e foglietto… e lui tutto soddisfatto: “Visto! Sei riuscita a scrivere senza pensarci su due volte!”
Ora a parte che io non so che scrivere nel contesto del mio libro… non è che io mi sia dimenticata come si tracciano i segni grafici, chiamati comunemente lettere, su un foglio… MA E’ TUTTO SCEMO! SI CREDE HOUDINI CHE SCHIOCCA LE DITA E MI PASSA IL BLOCCO!!!??? Chiedo scusa ai più sensibili… per il maiuscolo… visto che si dice che corrisponde ad urlare… ma è proprio quello che ho fatto! 😀
Lui mi ha risposto che il blocco non mi passa perchè io sono “ostile”… io dico che sono “ostile” perchè lui è mezzo pazzo! Poi mi ha detto che l’avrebbe detto all’editore… io gli stavo per rispondere: “Ed io lo dico a mia mamma che tu sei cattivo!” Ma poi ho pensato di provare a mantenere un certo contegno!
Sono andata via… l’editore poi mi ha appena chiamato e ha detto: “Scrivere il libro deve essere come un lavoro per te!” Una delle mie personalità, quella più conciliante voleva mettersi subito a lavoro, convinta dalle sue parole, un’altra quella più realistica ha detto all’altra: “Ma se abbiamo il blocco abbiamo il blocco, cos’è Samuel si pensa Houdini e tu il mago Silvan!”
E per i patiti del gioco ecco un altro domandone da toto-tutto: “Godot arriverà o non arriverà al prossimo appuntamento con Samuel strascicando i piedi?” 😀