Consigli per gli acquisti: Basta un poco di zen e il consiglio di classe non va giù!

Non sono Costanzo, ma questo per motivi di circonferenza vita e di baffi si era capito! Eccomi qua… con una tazza di tea in mano… nella mano il cui pollice preme spazio tra una parola e l’altra, mano che non ha altri compiti che questo… e una volta tanto premere shift con il mignolo per la MAIUSCOLA!

Direte… sappiamo che con grandi probabilità sei Campana… sempre  che non sia una bufala ;)… sappiamo che non fa tutto questo freddo… ma sei influenzata??? No, corna facendo sto una bellezza (e l’espressione aggiunge al mio essere Campana)… ma non avendo bustine di Valeriana… eccomi qui a cercare di calmarmi prima del consiglio di classe di oggi! Perchè non c’è niente che mi faccia incavolare di più di un consiglio di classe!!! 😦 (Certo anche Biancaneve &co. non mi avevano fatto stare serena)

Perchè? Ovvio… odio, ho sempre odiato e sempre odierò gli insegnanti! “Eh? Ma non eri un’insegnante anche tu?” si chiede quella vocina interiore che più che a un grillo parlante mi fa tanto pensare ad un disturbo della personalità… se vado dallo strizzacervelli qualche motivo ci deve pur essere no???!!!

Sì, sono un’insegnante. E vado anche d’accordo con molti dei miei colleghi… ma ciò non toglie che io non sopporti gli insegnanti. Già, perchè quella vocina di cui sopra continua a dirmi: “Ricorda che cazzimma che hanno i professori? I professori sono i tuoi nemici!” Evidentemente la vocina ha ancora 15 anni!

Ma senza voler scherzare oltre… preparatevi una tazza di tea anche voi, e state a sentire questa telecronaca anticipata di un disastro annunciato:

Arriverò a scuola, come sempre in anticipo… visto che odio arrivare in ritardo… ma i miei colleghi fedeli al concetto che “Il quarto d’ora accademico spetta a tutti i professori” arriveranno 1 ora dopo… il loro quarto d’ora è un po’ più lungo di quello degli altri, evidentemente!

Dicevo Arriverò a scuola come sempre in anticipo, dovrò aspettare un’oretta perchè qualcuno si faccia vivo. A questo punto arriverà la telefonata canonica del preside che annuncerà: “non so se riesco a venire c’è traffico… incominciate senza di me… poi mi raccontate”.

A questo punto la guerra abbia inizio! Colleghi trincerati dietro i banchetti della classe che useremo per il consiglio, con le ginocchia del paurosamente alto professore d’italiano che gli arrivano in bocca… l’unico ciuffo del professore di matematica che spunta appena da fuori il banchetto vicino alla cattedra… l’anziana prof. di Latino che seduta dietro la cattedra e che ci interrogherà come fossimo giovincelli! La prof. di Musica che si metterà dietro, all’ultimo banco e cercherà di nascondersi dietro di me, arrivando alle volte anche alle minaccie nei miei confronti: “Non ti girare, non muoverti sennò mi vedono e mi chiedono a che sto con il saggio di Natale!” (voi direte… di già… beh sì… anche perchè a essere sinceri l’ultimo saggio di natale della prof. di musica era pronto a Pasqua!) Io che in un atteggiamento molto zen… dovuto al tea e agli spessissimi tappi per le orecchie sembrerò sorda alle invettive della prof. di Sostengno che sarà seduta accanto a me! Lei, la prof. di Sostegno che urla contro quella di Tecnica perchè io non la sento. Il prof. di educazione fisica che continua a chiedermi: “Ma sei arrabbiata con me? Che ti ho fatto? Non mi parli quasi mai!?” (Figlio mio che vuoi che ti dica?! Non sono arrabbiata solo molto zen!)

E poi… arriva! No, non godot, che nonostante la cattiva nomea a lavoro arriva sempre in orario… arriva il Preside, che con aria soddisfatta dice: “Tutto ok?” Poi si gira verso di me… e fa la solita battutaccia: “Signorinella, voi studenti non dovreste presenziare ai consigli!” E ride da sè… mentre un paio di colleghe alzano gli occhi al cielo… e quella di religione commenta: “certo che è giovane!”

Non è tutto ok! Manca la corrente in 3°, la finestra della prima ha un vetro rotto, in seconda manca sempre il gesso, ci avete staccato tutte le piantine geografiche per ripitturare e chissà dove le avete messe… e io voglio il mio assegno!!!!!

E lui, placido, visto che evidentemente ha la valeriana a casa risponde: “Andrà tutto bene, con il tempo. La corrente ce l’hanno staccata perchè non avevo pagato la corrente tempo 2 mesi e la riallacciano, mettete un foglio di giornale davanti al vetro, il gesso portatevelo da casa, le piantine geografiche le sto facendo con i punti della benzina, datemi tempo… ops… è tardissimo ho un’altro impegno degli assegni parleremo la prossima volta!” E scappa sghignazzando! Ci credo, non ci ha ancora pagati! E i colleghi che fanno… i cari insegnanti… invece di dirgli “tante paroline”… ricominciano a litigare tra loro per orari, pausa caffè e simili!

Vi ho detto in tutto questo che essendo richiesto un certo abbigliamento sono in tailleur e le scarpe con il tacco sono una tortura?!! Un consiglio per gli acquisti? Signore, compratevi delle ciabatte!